FONDI PER I COMUNI, MILANO E FONDI EUROPEI PER IL SETTORE ALIMENTAZIONE E NON SOLO - Affaritaliani.it

Pillole d'Europa

Ultimo aggiornamento: 17:48

FONDI PER I COMUNI, MILANO E FONDI EUROPEI PER IL SETTORE ALIMENTAZIONE E NON SOLO

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI

di Cinzia Boschiero

Domanda: ci sono Comuni italiani virtuosi nell’utilizzo dei fondi europei? Erminia Fortinio
Risposta:
sì. Il numero di progetti  europei in corso nei diversi Comuni è in costante evoluzione e cambia a seconda delle opportunità di finanziamento, delle scadenze e delle candidature. il dopo-PNRR richiederà un metodo nuovo e una vera agenda urbana nazionale. E’ necessario un riordino chiaro delle competenze tra i vari livelli istituzionali e un “grande patto” per la gestione dei fondi europei viste le grandi sfide attuali e per il futuro dell’Unione europea. Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale  ha ringraziato l’ANCI e i Comuni in più occasioni per tutto il lavoro che ogni giorno svolgono e per l’impegno nei progetti legati al PNRR. Il Comune di Napoli gestisce oltre cento progetti con fondi europei, per un valore di oltre 572 milioni di euro, come attuatore principale nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Di questi, circa un miliardo di euro è stato investito in progetti con fondi PNRR (677 milioni) e fondi di coesione (323 milioni). Il Comune di Bologna ha sedici progetti presentati nel 2020 per un valore di 55 milioni di euro nell'ambito di React-EU e 52 progetti finanziati tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per un totale di circa 808 milioni di euro di risorse. Il Comune di Milano ha ottenuto circa 923,76 milioni di euro di finanziamenti dal PNRR, suddivisi tra diverse missioni. Di questi, la maggior parte proviene direttamente dal PNRR, mentre circa 11,07 milioni sono del Fondo Nazionale Complementare. Inoltre, tramite il programma "Metro Plus", Milano ha ricevuto altri 126,9 milioni di euro. Tra i comuni più virtuosi nell’utilizzo dei fondi europei  anche per altri programmi gestiti dalla Commissione europea, c’è il Comune di Milano che è tra le realtà italiane più attive nel partecipare ai bandi europei. Milano sta coordinando e partecipando a 41 progetti europei1, gestendo direttamente un budget europeo di circa 27 M€ e lavorando con circa 170 partner dei quali circa 60 città europee. Tra i progetti europei “Food Trails” rappresenta uno dei principali sforzi, nel quale Milano guida un consorzio di 11 città (tra cui Copenaghen, Birmingham, Varsavia, Bordeaux, Bergamo) e 8 stakeholders (tra cui le università di Wageningen, Cardiff, Politecnico; Eurocities, Slow Food e le fondazioni Cariplo e EAT) cha ha attivato 11 living lab e modellizzato 25 azioni pilota. “Ogni azione”, spiega il dott. Marco Mazziotti, Direttore Fondi UE diretti, Comune di Milano,” viene monitorata per valutare l’impatto economico, sociale e ambientale. Food Trails ha inoltre attivato un living lab paneuropeo sulla finanza d’impatto al fine di sviluppare modelli e schemi di lavoro per il finanziamento delle azioni di food policy. Attraverso la consolidata metodologia di Eurocities, una consistente componente del progetto sta organizzando scambi alla pari tra funzionari da tutta l’Unione Europea, in quest’ottica Milano e Copenaghen stanno lavorando insieme per innovare i sistemi degli acquisti pubblici; sperimentando reciprocamente nuovi criteri per sviluppare filiere corte, azioni di educazione alimentare, ridurre l’impatto ambientale e gli sprechi attraverso le leve del food public procurement”. Si menziona anche Cultivate, progetto di ricerca su scala europea che parte dalla necessità di intraprendere una transizione urgente verso sistemi alimentari più equi e sostenibili. Le città, coi propri sistemi alimentari urbani e periurbani (UPU), possono essere attori protagonisti a patto di contrastare le ingiustizie e le disuguaglianze che li rendono fragili e vulnerabili agli shock. Alcune delle soluzioni possibili sono legate alle iniziative di condivisione del cibo (Food Sharing Initiatives - FSIs ) che attraverso i percorsi di recupero delle eccedenze alimentari, di economia solidale e di agricoltura urbana tendono ad attivare energie civiche positive. Il progetto è finanziato dal programma Horizon Europe dell’Unione Europea. È iniziato nel gennaio 2023 e terminerà a dicembre 2026. I risultati saranno replicabili all’interno e all’esterno dell’UE. Cultivate intende supportare tutti gli attori principali delle città, enti del terzo settore, policy maker, produttori e distributori alimentari, ricercatori e cittadini a orientarsi verso una condivisione del cibo resiliente e sostenibile con strumenti concreti come il Food Sharing Calculator, il Menu of Good Governance, la Library of Citizen Engagement e il Community of Practice Amplification Programme. Il capofila del consorzio è il Trinity College Dublin (Irlanda) e i partners sono ICLEI European Secretariat (Germania), Lunds University (Svezia), Wageningen University (Olanda), Barcelona University (Spagna), ADAPT (Irlanda), ICONS (Italia), partecipano come enti pubblici Città Metropolitana di Barcellona (Spagna), Comune di Milano (Italia), Comune di Utrecht (Olanda), partecipano come rete allargata Espigoladors (Spagna), Cascoland (Olanda), UpFarming (Portogallo), FoodCloud (Ireland), Dublin City Council (Ireland), Zusammen leben (Germania), Boroume (Grecia), Nesehnuti (Repubblica Ceca), Brighton & Hove Food Partnership (Regno Unito). Il Comune di Milano partecipa dunque  a numerosi programmi europei tra cui Horizon Europe, Urbact IV, Erasmus+, Dear, Life, CERV, Creative Europe, Interreg Europe, Interreg Spazio Alpino e le attività prevedono ad esempio lo scambio di buone prassi tra città europee con i finanziamenti EUI. “Ad esempio c’è il progetto GOCCIA,” dice il dott. Marco Mazziotti, Comune di Milano,” che mira al recupero della vasta area ex industriale della Foresta di Bovisa situata nel quadrante nord-ovest della città di Milano (oltre 18 ettari), in cui, partendo dalla grande foresta urbana della Goccia sorta spontaneamente sul sito, si punta a recuperare l’ex area industriale contaminata privilegiando tecniche di bonifica innovative (fito-risanamento) che si baseranno sulla vegetazione presente e ne utilizzeranno le naturali capacità di estrazione o biodegradazione delle sostanze contaminanti. Il progetto finirà il 31 agosto 2028 ed ha un budget totale di 6,2 milioni di euro”. Ci sono poi altri progetti europei ed iniziative pilota per la promozione di innovazione in città negli ambiti di competenza della food policy quali refezione scolastica, agricoltura, lotta allo spreco, educazione al cibo, ricerca e innovazione; l'avvio di azioni di advocacy e livello europeo e internazionale. Il progetto Schoolfood4Change, ad esempio,  è cofinanziato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea, ha un budget complessivo di 12,2 milioni di euro. È iniziato nel gennaio 2022 e terminerà a giugno 2026. I risultati saranno replicabili all’interno e all’esterno dell’Unione Europea. Coinvolge 43 realtà e, per l’Italia, vi partecipa anche il Comune di Nuoro; raggiunge 600mila studenti in tremila scuole in sedici città e regioni di dodici Stati. Le scuole vengono intese come catalizzatrici per una trasformazione del sistema alimentare verso diete sane e sostenibili sia per l’uomo che per il pianeta. Il progetto è coordinato da ICLEI – Local Governments for Sustainability, e si propone di riunire tutti i principali attori della refezione scolastica: studenti, genitori e insegnanti, agricoltori, chef e personale di mensa, esperti di approvvigionamento alimentare sostenibile, dietisti , e le imprese locali. Il cuore del progetto è un triplice approccio che include: gli acquisiti pubblici sostenibili, diete sane e sostenibili e l’approccio olistico “Whole School Food Approach”. Mentre c’è un altro progetto in cui il Comune di Milano è coinvolto che si chiama AfriFOODlinks; è un progetto Horizon Europe della durata di 4 anni (Dicembre 2022-Novembre 2026), ha un budget di 11,8 milioni di euro ed è implementato da un consorzio formato da 26 partner africani ed europei. Rappresenta una delle poche esperienze di progetto Horizon Europe concepito, guidato e gestito da istituzioni africane. Il coordinatore di progetto è ICLEI Africa. Il Comune di Milano, attraverso il MUFPP, è tra i partner di progetto e coordina uno dei Working Package. AfriFOODlinks mira a migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale in 15 città africane e 5 città europee (+45 network cities) attraverso la promozione di diete sane e sostenibili e delle scelte più consapevoli dei cittadini; la trasformazione degli ambienti alimentari urbani (urban food environments) in quindici città africane attraverso progetti e pratiche innovative; la promozione di sistemi di governance inclusiva multi-attore per rafforzare il ruolo e le capacità dei funzionari pubblici, delle piccole imprese consolidate e informali, delle comunità, dei giovani e delle donne; l’accelerazione e supporto delle imprese agroalimentari innovative, guidate da donne e giovani. Un'alimentazione sana è fondamentale per tutte i bambini. Sebbene numerosi Stati europei forniscano già pasti scolastici, diversi aspetti come la qualità della dieta, la gestione del servizio di refezione scolastica e la promozione di pratiche sostenibili, possono differire tra scuole, città e Stati membri dell’Unione europea. Tra i progetti comunitari c’è “Healthy Wave - Implementoring School Meals for All “ che è cofinanziato dal programma ErasmusPlus che ha l'obiettivo di contribuire all'implementazione della Garanzia Europea per l'Infanzia (European Child Guarantee) per assicurare l'accesso effettivo e gratuito ad almeno un pasto sano ogni giorno di scuola per tutte i bambini a rischio di povertà ed esclusione sociale in Unione Europea. Il partenariato è composto da undici membri e vede la partecipazione, oltre al Comune di Milano della città di Rotterdam (capofila), Erasmus MC, Asociatia GAL Somes-Nadas, Agrupamento de Escolas Anselmo de Andrade, Obs Delfshaven, Rikolto, della città di Riga, Asociatia Cluster de Educatie Cluj-Napoca, delle città di Varna e di Göteborg. Svilupperà tra l’altro un toolkit kit di strumenti utili per un'alimentazione sana e sostenibile scaricabile gratuitamente dal sito (https://www.healthywave.eu/). “Il progetto”, spiega Anna Scavuzzo, vicesindaco del Comune di Milano con delega alla Food Policy”, si basa sull' approccio alimentare scolastico globale (WSFA Whole school Food Approach) sviluppato nell'ambito delle politiche alimentari del Comune di Milano, grazie ad un precedente progetto europeo, Horizon 2020 School Food 4 Change, e si tratta di uno specifico metodo per sviluppare una cultura alimentare sana e sostenibile all'interno e all'esterno della scuola. L'obiettivo è di costruire una visione ampia sul pasto scolastico e sul cibo, attraverso una varietà di situazioni e materie di apprendimento che consentano al cittadino (partendo dai più piccoli e dalla scuola) di guardare al cibo da diverse prospettive. Il WSFA si concentra su quattro aree di lavoro e ha coinvolto nella sperimentazione di SF4C numerose città europee tra cui, oltre Milano, Lione. Essen, Vienna, Valencia e altre e si auspica di poterlo applicare poi applicato a livello europeo”.