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Esteri
Migranti, mini-vertice di Bruxelles si chiude senza intesa

Un primo contatto in vista del Consiglio Ue della settimana prossima, ma le distanze restano. Il mini-vertice a 16 sui migranti registra le posizioni diverse e mantiene gli equilibri della vigilia senza clamorose novita' o capovolgimenti di fronte. L'Italia ha portato al tavolo dei 16 la sua proposta, che secondo il governo rappresenta un "cambiamento radicale": i 10 punti messi sul tavolo da Roma prevedono di rafforzare le frontiere esterne e gli accordi tra Ue e Paesi terzi, di creare centri di protezione internazionale nei Paesi di partenza e di transito e di superare il regolamento di Dublino affermando il principio che "chi sbarca in Italia, sbarca in Europa". "L'85% della proposta italiana e' il piano della Commissione che e' gia' in discussione o che sara' in discussione", dice a fine serata una fonte dell'esecutivo Ue. Ma il governo e' 'soddisfatto' di aver portato il tema sul tavolo e Giuseppe Conte affida a un 'tweet' il suo commento: "Rientriamo a Roma decisamente soddisfatti. Abbiamo impresso la giusta direzione al dibattito in corso". Ci rivediamo giovedi' al Consiglio Europeo". Al summit di giugno non sara' facile quadrare il cerchio e su diversi punti le posizioni rimangono distanti. Tutti chiedono una 'soluzione europea', ma sia Angela Merkel che Emmanuel Macron lasciano intendere che si puo' procedere anche con passi diversi. "Oggi e' un incontro molto importante" per trovare "accordi bilaterali e trilaterali", anche se "l'aspettativa e' che si possa trovare una soluzione comune in questi giorni", dice la cancelliera tedesca. Merkel, ribadisce che la responsabilita' debba essere spalmata tra tutti i Paesi Ue, ma "quando possibile vogliamo trovare soluzioni europee. laddove non sia possibile, vogliamo sviluppare insieme a quelli che sono disponibili un comune piano di azione". Sulla stessa linea e' Macron secondo cui serve "una soluzione europea sui migranti e si costruira' solo attraverso la cooperazione dei Paesi dell'Ue, che si tratti di una collaborazione a 28 o tra piu' Stati che decidono di andare avanti assieme". Macron non risparmia una nuova stoccata all'Italia: "Alcuni cercano di strumentalizzare la situazione in Europa per creare una tensione politica e giocare con le paure", aggiunge. "La crisi e' politica, bisogna dirlo. E' legata a diversi contesti in alcuni Stati membri", aggiunge. Un'apertura arriva dal premier spagnolo, Pedro Sanchez che sottolinea che la proposta italiana sara' allo 'studio'' dei partner e parla di "riunione positiva, piu' punti unione che di divisione: resta molto da fare ma abbiamo condiviso esperienze, e' stata una conversazione franca, cose piu' che ci uniscono che ci dividono". Una diplomatica apertura anche da parte del premie maltese Josep Muscat, secondo cui l'incontro e' andato "meglio di quanto aspettavo. Sono stati realizzati alcuni progressi. Cio' di cui abbiamo bisogno sono azione operative" e non "grandi dichiarazioni"; e' arrivato "un segnale che probabilmente c'e' volonta' di andare verso qualche cambiamento operativo". La soluzione dsi deve trovare anche perche', come ha ricordato Muscat, il pensiero rivolto agli oltre 200 migranti fermi in mare, dinanzi le coste maltesi, a bordo della Lifeline, "Ci sono persone in mare in questo momento. E siamo in una situazione in cui se non prenderemo decisioni nei prossimi giorni ci sara' un'escalation".

ECCO ALCUNI PUNTI DELLA PROPOSTA ITALIANA:

- Superare il criterio Paese del primo arrivo. ”Superare il criterio del Paese di primo arrivo: chi sbarca in Italia, sbarca in Europa". E' uno  dei dieci obiettivi della proposta italiana che il premier  Giuseppe Conte ha presentato al vertice  informale tra 16 Paesi Ue sulla crisi dei migranti.  

- Rafforzare frontiere Ue, supporto a Libia". "Rafforzare le frontiere esterne. L'Italia sta gia' sostenendo missioni Ue (Eunavfor Med Sophia e Joint Operation Themis) e supportando la Guardia Costiera Libica, occorre rafforzare queste iniziative". E' uno dei primi punti della proposta italiana presentata al tavolo del vertice di Bruxelles. Proposta nella quale, al settimo punto, si legge: "L'Unione europea deve contrastare, con iniziative comuni e non affidate solo ai singoli Stati membri, la 'tratta di esseri umani' e combattere le organizzazioni criminali che alimentano i traffici e le false illusioni dei migranti".

- Centri di accoglienza in più Paesi Ue. Centri di accoglienza in piu' Paesi europei e non solo in Italia o Spagna. E' un altro punto della proposta italiana secondo la quale - si apprende da  fonti del governo - nel momento in cui, nonostante il primo  filtro posto in Africa, i migranti riescano ad arrivare sulle  coste italiane, a farsene carico non puo' essere solo l'Italia o  la Spagna. Il meccanismo, spiegano le stesse fonti, prevede  quindi una ripartizione obbligatoria di chi sbarca in maniera  illegale sulle coste meridionali europee.

 

 

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