Pakistan/ Elezioni nel sangue: morti e feriti
E' di 11 morti e 36 feriti il bilancio di un attentato a Karachi, poco dopo l'apertura dei seggi per le storiche elezioni che dovrebbero coronare la transizione democratica. Lo hanno reso noto fonti mediche. Una bomba e' esplosa al passaggio dell'auto di un candidato dell'Awami National Party (Anp), il principale partito laico dell'etnia pashtun, uscito illeso dall'attacco. L'attentato e' stato rivendicato dai talebani. Un altro attentato ha preso di mira un seggio per donne a Peshawar: una motocicletta parcheggiata poco distante e' esplosa, ferendo otto persone. Le elezioni per l'Assemblea nazionale e quattro assemblee provinciali (Khyber Pakhtunkhwa, Punjab, Sindh e Belucistan) arrivano dopo la prima legislatura conclusa senza golpe militare o un omicidio politico ai vertici. Sono 86 milioni gli elettori chiamati a votare in 73mila seggi con 600mila tra militari e poliziotti a proteggere le operazioni, dopo le minacce dei talebani e una campagna elettorale segnata da violenze che hanno fatto piu' di 120 morti. Stando ai sondaggi, si profila un risultato frammentato. I maggiori consensi dovrebbero andare alla Lega dei musulmani del moderato Nawaz Sharif, premier negli anni '90, incalzata dal Partito popolare pakistano di Bilawal Bhutto, figlio dell'ex premier assassinata e dell'attuale presidente Ali Asif Zardari, e dal Partito della Giustizia del popolarissimo ex campione di cricket Imran Kahn.