Paragonò israeliani ai nazisti, si dimette ministro svedese
Un paragone decisamente troppo audace. Il ministro svedese per la Casa e lo Sviluppo urbano, che aveva accomunato gli israeliani ai nazisti, ha rassegnato oggi le dimissioni. La notizia è stata data dal capo del governo di Stoccolma. "Mehmet Kaplan ha rassegnato le sue dimissioni e io le ho accettate", ha spiegato Stefan Lofven durante una conferenza stampa congiunta con l'esponente di governo dimissionario.
Kaplan, che è nato in Turchia, da parte sua ha assicurato di opporsi "ad ogni forma di estremismo" ed ha ricordato la sua "lotta per i diritti umani, la democrazia e il dialogo". Militante ecologista, al governo dal 2014, Kaplan, 44 anni, era finito nell'occhio del ciclone dopo il rilascio questo fine settimana di un video che lo ritraeva impegnato in commenti polemici sulla politica israeliana nei confronti dei palestinesi.
Nel marzo 2009, nel corso di un dibattito sull'islamofobia organizzato da un'associazione somala, Kaplan, allora deputato, aveva parlato di "affinità" fra le persecuzioni degli ebrei nella Germania nazista del 1930 e la vita quotidiana dei palestinesi.