FT: "Portaerei Usa attaccata da hacker cinesi"
Lo scorso 11 luglio, giorno precedente la sentenza del tribunale dell'Aia sulla sovranità nel Mar Cinese meridionale, conteso da Cina e Filippine, funzionari di un governo straniero in visita a bordo della portaerei Usa "Ronald Reagan", di pattuglia nell'area, sono stati inondati di mail infettate dal malware Enfal. Lo rivela al Financial Times la FireEye, società di sicurezza informatica americana, secondo la quale responsabile dell'attacco informatico è un gruppo di hacker con base in Cina che in passato ha provato a compromettere le reti di difesa di Usa e Vietnam.
Gli hacker hanno inviato una e-mail mascherata da documento ufficiale della portaerei al personale di un governo straniero che si trovava in visita a bordo. Obiettivo dell'attacco, infiltrarsi nei sistemi di sicurezza della portaerei e carpire informazioni sulle manovre Usa. Anche se, precisa una fonte militare al FT, non ci sono per ora prove che leghino l'azione al governo di Pechino, né indicazioni che l'operazione sia andata a buon fine. In luglio, i cinque giudici della Corte permanente arbitrale dell'Aja hanno rigettato ogni pretesa cinese, accusando Pechino di aver violato la sovranità di Manila costruendo nel tratto di mare atolli artificiali attraverso cui avanzare le sue rivendicazioni territoriali.
Il malware Enfal, scrive il Financial Times, può essere utilizzato per copiare informazioni dal computer infettato o scaricare altri virus. Bryce Boland, direttore tecnologico di FireEye per l'area Asia-Pacifico, ha spiegato al giornale: "Molti governi e strutture militari nel Sud-Est asiatico mancano di controlli di cyber-sicurezza che
possano effettivamente rispondere a un genere di minaccia di livello così elevato". Sempre in luglio, un uomo d'affari cinese è stato arrestato per il ruolo svolto in una presunta cospirazione per il furto di dati militari dalle compagnie legate alla Difesa degli Stati Uniti.