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Esteri
Raid su ong, furia di Biden su Israele: "Indignato, non è stato un incidente"
Joe Biden

Un'inchiesta rivela che l'esercito israeliano ha usato l'intelligenza artificiale per individuare "sospetti militanti"

Nella guerra in atto nella Striscia di Gaza l'esercito israeliano ha fatto ricorso a un programma basato sull'intelligenza artificiale denominato "Lavender", che nelle prime settimane di conflitto ha individuato fino a 37.000 palestinesi come sospetti militanti per possibili attacchi aerei. E' quanto hanno riferito sei fonti di intelligence, tutte coinvolte nell'utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per identificare gli obiettivi di Hamas e Jihad islamica palestinese nel corso del conflitto, alla testata israelo-palestinese +972 Magazine e al sito in lingua ebraica Local Call.

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Dall'inchiesta è emerso che durante le prime fasi della guerra, l'esercito ha approvato il ricorso alle liste di obiettivi di Lavender senza richiedere verifiche più approfondite sui motivi della designazione o analisi dei dati grezzi di intelligence su cui si basavano. Una fonte ha affermato che il personale umano spesso fungeva solo da "timbro" per le decisioni della macchina, aggiungendo che, normalmente, avrebbe dedicato personalmente solo circa "20 secondi" a ciascun obiettivo prima di autorizzare un bombardamento, per assicurarsi che l'obiettivo fosse maschio.Inoltre, l'esercito israeliano ha attaccato sistematicamente le persone prese di mira mentre si trovavano nelle loro case, solitamente di notte, quando erano presenti tutte le loro famiglie, piuttosto che nel corso di un'attività militare. Questo ha portato alla morte di migliaia di palestinesi, la maggior parte dei quali donne e bambini o persone non coinvolte nei combattimenti. "Non eravamo interessati a uccidere gli agenti [di Hamas] solo quando si trovavano in un edificio militare o erano impegnati in un'attività militare - ha detto un ufficiale dell'intelligence a +972 e Local Call - al contrario, le Forze di difesa israeliane li hanno bombardati nelle case senza esitazione, come prima opzione. È molto più facile bombardare la casa di una famiglia. Il sistema è costruito per cercarli in queste situazioni".

Il leader di Hamas, Haniyeh: "Senza il ritiro di Israele da Gaza niente intesa. Necessario il cessate il fuoco permanente"

Un "cessate il fuoco permanente, il ritiro globale e completo del nemico dalla Striscia di Gaza,il ritorno di tutti gli sfollati alle loro case, la rimozione del blocco". Queste le condizioni ribadite dal leader di Hamas, Ismail Haniyeh, nel nuovo round di negoziati al Cairo, per l'accordo con Israele che porti al rilascio degli ostaggi e alla tregua a Gaza. Hanyeh ha parlato alla tv in occasione della 'Giornata per Gerusalemme'.

13 ong chiedono un'azione internazionale per proteggere civili a Gaza

"A una settimana di distanza da quando il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco immediato, e dopo solo alcuni giorni da quando la Corte internazionale di Giustizia ha emesso ulteriori misure provvisorie a proposito della causa per genocidio sostenuta dal Sudafrica contro Israele, gli Stati devono ancora agire con urgenza per garantirne l’applicazione e prevenire crimini di atrocità a Rafah, mentre prosegue l’escalation degli attacchi". È l’allarme lanciato oggi da 13 organizzazioni umanitarie e per i diritti umani in un comunicato stampa coingiunto. A firmarlo Save the Children, International Federation for Human Rights, Amnesty International, Doctors of the World/Médecins du Monde France, Spain and Switzerland, ActionAid International, Oxfam International, Norwegian Refugee Council, Plan International, Handicap International - Humanity & Inclusion, Medical Aid for Palestinians (MAP), International Rescue Committee (IRC), Danish Refugee Council, DanChurch Aid.

Nato, Stoltenberg: "Condanniamo l'uccisione degli operatori delle ong a Gaza"

"Quello che vediamo a Gaza è una catastrofe umanitaria. Condanniamo l'attacco agli operatori umanitari e accogliamo il fatto che Israele ha detto che indagherà sull'accaduto. Allo stesso tempo accogliamo gli sforzi della Gran Bretagna, degli Usa e di tanti alleati per facilitare una sorta di cessate il fuoco e una soluzione politica al conflitto". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dopo la prima giornata della ministeriale degli esteri dell' Alleanza.

Casa Bianca: "L'attacco al WCK non avrà un impatto sui colloqui sul cessate il fuoco Israele-Hamas e sul rilascio di ostaggi"

Gli Stati Uniti esprimono "indignazione" per l'attacco mortale al convoglio umanitario israeliano. Lo ha detto il portavoce delle comunicazioni del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby. Anche la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha detto ai giornalisti che gli Stati Uniti e il presidente Joe Biden hanno espresso la loro solidarietà al rinomato fondatore di World Central Kitchen, lo chef Jose Andres.

Il portavoce della sicurezza ha ribadito la necessità di un'indagine approfondita sulla questione dell'incidente da parte delle autorità israeliane, aggiungendo che è stata fatta una prima valutazione disponibile. E che ancora si discute sullo sforzo marittimo per portare aiuti a Gaza.

Inoltre, la Casa Bianca ha affermato che gli Stati Uniti non si aspettano che l'attacco israeliano che ha ucciso sette lavoratori del World Center Kitchen a Gaza abbia un impatto sui colloqui sul cessate il fuoco Israele-Hamas e sul rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. "Il cessate il fuoco e le negoziazioni sugli ostaggi sono in corso", ha detto ai giornalisti John Kirby. Infine che la delegazione Usa non parteciperà al viaggio in Arabia Saudita, e che questo sarà riprogrammato.

Cresce l'ira in Gb, 'raid sui volontari a Gaza deliberato' resi noti i nomi dei 3 britannici uccisi da Israele: 'sono eroi'

Monta l'indignazione nel Regno Unito, dal mondo politico a quello del volontariato alla stampa, per l'attacco israeliano in cui sono stati uccisi 7 operatori umanitari dell'ong Usa Wck, inclusi tre britannici, impegnati a portare aiuti alimentari alla popolazione palestinese ormai affamata della Striscia di Gaza. Attacco ricostruito sui media come apparentemente "deliberato", anche se l'Idf ribadisce: "Un errore che non doveva capitare".

I nomi dei tre cittadini del Regno Unito sono stati resi noti nelle ultime ore: si tratta di John Chapman, James Henderson e James Kirby, di 57, 33 e 47 anni, che si occupavano della sicurezza della spedizione e che sono morti assieme a un attivista americano-canadese Jacob Flickinger, a un'australiana, a uno chef polacco e a un autista-interprete palestinese. Erin Gore, amministratore delegato di Wck, li ha definito "eroi" della solidarietà, aggiungendo che "i sorrisi" ritratti nelle foto rimarranno a ricordo del loro altruismo e dicendosi "inorridito" per il raid. Raid condannato oggi pure dal leader neomoderato dell'opposizione laburista Keir Starmer, in passato criticato dalla sua base per un atteggiamento ritenuto troppo filo-israeliano, il quale ha definito l'accaduto "inaccettabile" - esattamente come ieri avevano fatto il premier e il ministro degli esteri conservatori, Rishi Sunak e David Cameron, non senza convocare per protesta l'ambasciatore d'israele a Londra - e "oltraggioso".

Iran: "Presto attacchi mortali contro Israele"

Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell'Iran ha avvertito Israele, affermando che attacchi mortali contro il paese saranno ''effettuati presto. Il fronte della resistenza farà il suo dovere''. Lo scrive Ynet News. La minaccia di Teheran arriva dopo l'attacco di lunedì a Damasco e attribuito a Israele, in cui sono rimasti uccisi un alto comandante iraniano e diversi altri ufficiali.






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