Repubblica Ceca, al via le elezioni anticipate
Seggi aperti dalle 14 nella Repubblica Ceca per le elezioni anticipate per la Camera bassa del Parlamento che dovrebbero far uscire il Paese dallo stallo politico seguito alle dimissioni a giugno del premier di centrodestra Petr Necas. Flagellati da corruzione e misure di austerity, e' probabile che i cechi voltino le spalle ai conservatori, che li hanno guidati negli ultimi sette anni, per premiare l'opposizione di sinistra. Una strada gia' intrapresa lo scorso gennaio con l'elezione a presidente dell'ex comunista Milos Zeman. L'incognita maggiore riguarda l'eventuale composizione della coalizione di governo. A una tradizione di esecutivi instabili e alla merce' di un Parlamento frammentato e di deputati indipendenti, si somma un'avversione tra la popolazione verso il partito comunista. Eppure i socialdemocratici (Cssd) di Bohuslav Sobotka, possibile futuro premier, potrebbero fare un'alleanza di governo con gli ex comunisti o quantomeno cercare un tacito accordo per un sostegno esterno a un esecutivo di minoranza.
Ex ministro delle Finanze, Sobotka ha promesso di aiutare le fasce piu' deboli facendo marcia indietro sulle riforme impopolari del precedente esecutivo in materia di pensioni e sanita'. Gli ultimi sondaggi danno i Cssd al 26%, seguiti dai comunisti al 18% mentre i conservatori di Democrazia Civica (Ods) e di Top09 crollano rispettivamente al 6,5 e al 9%. Al terzo posto l'indagine piazza Ano, il nuovo partito populista del miliardario Andrej Babis, che con il 16,5% delle intenzioni di voto ha guadagnato spazio sulla scena politica, a discapito dei partiti tradizionali, intercettando i voti degli scontenti.
Ex membro del partito comunista e attualmente proprietario di un impero industriale che va dai fertilizzanti ai quotidiani, Babis e' balzato nei gradimenti dei concittadini per la sua crociata anti-corruzione, una piaga particolarmente sentita nel Paese orientale: secondo l'organizzazione Transparency International, la Repubblica Ceca e' al 54esimo posto nella classifica mondiale e il 94% dei cechi ritiene che la corruzione sia diffusa nel governo. Finora Sobotka ha escluso un'alleanza con Babis ma secondo gli esperti, la formazione populista e' una forza con la quale i socialdemocratici dovranno fare i conti.