Esteri

Israele, scoperto il più grande tunnel di Hamas. Incontro tra Mossad-Cia-Qatar

a cura della redazione

L'ingresso a soli 400 metri dal valico di Erez. Raid su campo profughi Nuseirat, 25 morti

Israele: "Scoperto più grande tunnel Hamas". Cessate fuoco, Onu ci riprova

Continua la guerra in Medio Oriente. Mentre l'Onu torna oggi a votare una risoluzione per chiedere un cessate il fuoco immediato nella guerra tra Israele e Hamas che consenta la consegna di aiuti umanitari a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi, l'Idf fa sapere che è stato scoperto nei pressi del valico di Erez, tra Israele e Gaza, quello che viene considerato il tunnel più grande di Hamas. Secondo le Forze di difesa israeliane il sistema di gallerie sotterranee si estende per 4 chilometri, con l'ingresso a soli 400 metri dal valico di Erez, che veniva usato quotidianamente dai residenti di Gaza per entrare in Israele per lavoro o per cure mediche. Il sistema è stato progettato da Mohammad Sinwar, fratello del leader di Hamas nella Striscia, Yahya Sinwar, e comandante del battaglione Khan Yunis. Intanto a Varsavia il capo del Mossad, David Barnea, ha incontrato il direttore della Cia, William J. Burns, e il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed Al Thani. Fonti della sicurezza egiziana sostengono che sia Israele sia Hamas siano aperti a un nuovo cessate il fuoco ma "permane disaccordo sui dettagli". Tajani: "La reazione di Israele a Gaza sia proporzionata". Per la Mezzaluna rossa, gli aiuti entrati fino a ora nella Striscia non sono sufficienti neppure per sostenere il 10% del fabbisogno.

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A Varsavia incontro tra capi Mossad, Cia e premier Qatar

Il capo del Mossad David Barnea ha incontrato a Varsavia il direttore della Cia William J. Burns e il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed Al Thani. I tre hanno discusso della possibilità di rinnovare i negoziati con Hamas per il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza. Lo riporta Haaretz citando Reuters.

Ong: "Israele usa la fame come metodo di guerra"

Il governo israeliano "sta usando la fame dei civili come metodo di guerra nella Striscia di Gaza occupata, il che è un crimine di guerra". Lo ha denunciato l'ong "Human Rights Watch" - di base negli Usa - in un rapporto diffuso a Gerusalemme. "Le forze israeliane - ha aggiunto il rapporto - stanno deliberatamente bloccando la fornitura di acqua, cibo e carburante, impedendo volontariamente l'assistenza umanitaria, radendo al suolo aree agricole e privando la popolazione civile di beni indispensabili alla sua sopravvivenza".

Tajani: "La reazione di Israele a Gaza sia proporzionata"

L'Italia ha "condannato con fermezza l'attacco di Hamas contro vittime inermi che ha ricordato la brutalità nazista dell'Olocausto, ma noi vogliamo anche che la reazione di Israele sia proporzionata, che risparmi la popolazione civile" a Gaza. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo la XVI Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori alla Farnesina, al fianco del presidente Sergio Mattarella. 

Consiglio sicurezza Onu ci riprova, al voto risoluzione su cessate il fuoco

Nella risoluzione al voto, redatta dagli Emirati Arabi Uniti, si chiede un cessate il fuoco immediato che consenta la consegna di aiuti umanitari a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi. Il documento chiede anche l'istituzione di un monitoraggio da parte delle Nazioni Unite dell'assistenza fornita. La risoluzione precisa che l'accesso nella Striscia di Gaza dovrebbe essere consentita via terra, mare e con rotte aeree. La bozza di risoluzione che sarà votata oggi chiede, come anticipa il Times of Israel, ''una cessazione urgente e sostenibile delle ostilità per consentire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli nella Striscia di Gaza'' e il ''rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi''. Anche l'attuale bozza, come quella che il 9 dicembre è stata bocciata a causa del veto posto dagli Stati Uniti, non nomina esplicitamente Hamas, ma condanna "tutti gli attacchi indiscriminati contro i civili". La risoluzione esprime inoltre il sostegno a una soluzione a due Stati nella regione e ''sottolinea l'importanza di unificare la Striscia di Gaza con la Cisgiordania sotto l'Autorità nazionale palestinese''.

25 morti in raid Israele su campo profughi Nuseirat, uccisa giornalista

E' di 25 morti il bilancio del raid aereo condotto da Israele contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo rende noto l'emittente al-Jazeera sottolineando che tra le vittime ci sono dieci membri di una stessa famiglia, quella di Abu Garqud. Tra le vittime del raid anche la giornalista Haneen Ali Al-Qashtan uccisa in casa insieme alla famiglia, come riferiscono fonti locali.

Altri 4 soldati israeliani uccisi a Gaza, 126 da inizio operazione di terra

Le Forze della difesa israeliana (Idf) hanno annunciato la morte di altri quattro soldati nei combattimenti contro i miliziani di Hamas nella Striscia di Gaza. Sale così a 126 il numero dei militari che hanno perso la vita da quando è iniziata l'operazione di terra nell'enclave palestinese. A perdere la vita nelle ultime ore è stato il sergente Urija Bayer, 20 anni, originario della città settentrionale di Maalot-Tarshiha, morto per le ferite riportate nei combattimenti nel sud di Gaza il 14 dicembre 2023. Vittima anche il sergente Liav Aloush, 21 anni di Gedera, ucciso ieri combattendo nel sud di Gaza. Sempre nel sud dell'enclave palestinese hanno perso la vita il sergente riservista Etan Naeh, 26 anni del Kibbutz Sde Eliyahu nel nord di Israele, e il sergente riservista Tal Filiba, 23 anni, di Rehovot. Un altro militare è rimasto gravemente ferito negli scontri.