Siria, liberi i duemila ostaggi presi dall'Isis a Manbji
Sono stati liberati i 2.000 ostaggi nelle mani dell'Isis in ritirata da Manbji
Sono stati liberati i 2.000 ostaggi nelle mani dell'Isis in ritirata da Manbji, citta' siriana al confine con la Turchia. Ne da' notizia il Guardian citando come fonti la Coalizione arabo-curda sostenuta dagli Stati Uniti e l'Osservatorio siriano dei diritti umani. Intanto, sui social socrrono le immagini della gioia della popolazione di Manbji, sotto il giogo del Califfato fino al giorno dell liberazione: le dnne fumano liberamente, vengono improvvisati roghi di burqa e gli uomini si fanno fotografare mentre si fanno tagliare la barba, imposta dalla ideologia dello Stato Islamico.
I miliziani dell'Isis, ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, hanno abbandonato la citta' a bordo di 500 auto, dirette verso nord-est, a Jarablus, ancora sotto il controllo del Califfato. Ieri le 'Forze democratiche siriane' (Sdf nell'acronimo)avevano annunciato di aver lanciato la fase finale dell'offensiva per liberare Manbijn, concentrandosi in modo particolare nel quartiere settentrionale di al Sarb, dove si erano rifugiati i miliziani dell'Is. Oggi la citta' appare nel pieno controllo della coalizione.I combattenti dell'Is avevano utilizzato come scudi umani i civili per scappare. "Dall'inizio della campagna (militare) lo Stato islamico ha usato i civili come scudi umani per nascondersi. Abbiamo preso tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza del nostro popolo. Lo consideriamo una priorita' e abbiamo preso tutte le precauzioni necessarie per proteggere i civili da qualsiasi attacco", si legge in una nota del Consiglio militare di Manbij, organismo creato per la supervisione delle operazioni. Finora le Sdf, milizie curdo-arabe in cui la parte curda delle Ypg (Unita' di protezione del popolo) e' preponderante, hanno salvato oltre 170 mila civili a Manbij secondo il comunicato. Le Sdf avevano gia' lanciato tre ultimatum ai miliziani dello Stato islamico per liberare gli ostaggi in cambio dell'apertura di un corridoio per consentire loro di lasciare la citta'. Lo Stato islamico pero' ha rifiutato le offerte. "Per questo non abbiamo avuto scelta che portare avanti un'operazione militare per riprendere gli ostaggi e sconfiggere l'Is. Questa sara' l'ultima cruciale operazione per la liberazione di Manbij", concludeva il comunicato diffuso ieri, 12 agosto. La liberazione di Manbji costituisce un duro colpo anche per il sistema basato sui foreign fighters: "I membri dell'Isis", ha spiegato alla Bbc il capo curdo-siriano Salih Muslim, "bnon saranno piu ''n grado di viaggiare per e dall'Europa".