Meriam rischia di essere frustata. La cristiana perseguitata dall'Islam
"Meriam potrebbe essere frustata anche se la sentenza non e' ancora esecutiva: a lanciare l'allarme sono i suoi avvocati che hanno chiesto tutto l'aiuto possibile per contiunare la battaglia legale a difesa della loro assistita". Cosi Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur, sulla pagina Facebook dell'associazione, aggiornando sul caso di Meriam Yahia Ibrahim Ishag, la donna cristiana condannata a morte per apostasia. "Gli avvocati del Sudan justice center ci hanno raccontato che pur avendo presentato un ricorso - racconta Napoli - se il nuovo verdetto non arrivasse entro due settimane a Meriam saranno inflitte le 100 frustate per adulterio a cui e' stata condannata, oltre che all'impiccagione, lo scorso 15 maggio. E' per questo che rilanciamo la loro richiesta di aiuto a sostenere con piccole donazioni la loro azione affinche' possano continuare a pagare le spese legali estremamente onerose in un paese come il Sudan".
"Bisogna fare presto - conclude la presidente di Italians for Darfur - e aumentare le pressioni sul governo sudanese. Sia Meriam che suo figlio, hanno raccontato gli avvocati, hanno contratto varie malattie a causa della scarsa igiene in carcere. E ora che c'e' anche Maya, che ha solo quattro giorni, i rischi sono ancora piu' elevati: ci sono stati decine di casi di morte di neonati nella prigione di Omdurman".