Esteri
Trump contro la stampa ostile con una telecamera stile "Grande Fratello"
E se Trump installasse una mini telecamera sul bavero della giacca, cosí il popolo americano lo potrebbe seguire senza bisogno della stampa?
Di Dom Serafini
Al discorso inaugurale, il neo presidente Usa Donal J. Trump ha fatto presente che non si tratta di un passaggio di consegna da “un’amministrazione ad un’altra o da un partito ad un’altro. Noi stiamo trasferendo il potere dalla Capitale per riportarlo a voi; al popolo americano”.
Inoltre, durante la campagna elettorale, e come presidente eletto, Trump ha continuamente criticato la stampa in quanto “fabbrica di notizie false”, pertanto preferisce affidarsi al suo Twitter per scavalcare la stampa e raggiungere in modo diretto i suoi elettori.
Ufficialmente Trump ha 20 milioni di seguaci (follower) su Twitter, peró la societá di ricerche canadese Affinio ha calcolato che, eliminando i “follower” fuori dagli Usa, quelli americani sono solamente 3 milioni. Ma questo non é un problema visto che i tweet di Trump vengono amplificati dagli stessi media tradizionali che lui condanna come inaccurati. Stessa cosa per le famose sparate sul blog del leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo che, come Trump, non apprezza la stampa libera. Sparate che, per quando ne sappia, comunque sono lette da pochi, ma vengono riprese ed amplificate dalla stessa stampa italiana che Grillo critica.
Per comunicare direttamente con il popolo americano, Trump utilizza i 140 caratteri permessi in un tweet e, apparentemente, per lui ed i suoi seguaci sono sufficienti per trasmettere il suo messaggio, il che é sorprendente considerando che l’elettorato medio di Trump ha poca scolarizzazione e molti tatuaggi.
A questo punto vorrei suggerire al presidente Trump un approccio migliore, seguendo il detto che un’immagine vale piú di 1.000 parole.
Perché non installare una telecamera nello studio ovale della Casa Bianca che trasmetta 24 ore su 24, sette giorni alla settimana ció che avviene all’interno? Non ci sarebbe nemmeno bisogno del suono, visto che le immagini stesse si tradurrebbero in almeno 1,5 milioni di parole al giorno. Una specia di “Grande Fratello” per riportare il potere in mano agli americani e rendere l’America “di nuovo fantastica”, almeno televisivamente parlando.
Meglio ancora se il nuovo presidente installasse una mini telecamera sul bavero della sua giacca o sulla cravatta, cosí il popolo americano lo potrebbe seguire minuto per minuto, senza bisogno della stampa che, tra l’altro, pochi dei suoi seguaci leggono o riescono a leggere.