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Esteri
Trump, caos sul conflitto d'interesse. Allarme 007: "Non viene ai briefing"

007 USA IN ALLARME: TRUMP NON LI INCONTRA

Donald Trump ha accettato di partecipare a soli due briefing confidenziali dell'intelligence da quando ha vinto le elezioni americane l'8 novembre, molti meno dei suoi predecessori più prossimi, secondo Washington Post. L'attenzione limitata del presidente eletto verso la sua squadra di analisti d'intelligence ha convinto qualche funzionario a mettere in dubbio l'impegno del magnate immobiliare verso la sicurezza nazionale o gli affari esteri, settori nei quali non ha esperienze significative. Il team che gestisce la transizione di Trump ha minimizzato, affermando che il presidente eletto è semplicemente impegnato a scegliere i membri della sua futura amministrazione. Il vicepresidente eletto Mike Pence, invece, ha ricevuto briefing di intelligence quasi tutti i giorni dall'8 novembre, scrive il quotidiano.

TRUMP HA RIFIUTATO INCONTRI COI FUNZIONARI DELL'INTELLIGENCE

Pochi giorni dopo la sua vittoria Trump ha partecipato a un briefing iniziale, poi si è incontrato un'altra volta con gli analisti d'intelligence prima di recarsi in Florida per la festa del Ringraziamento. Il miliardario ha rifiutato altre occasioni di incontro con i funzionari dei servizi d'informazione, scrive il Post. Gli ultimi tre predecessori di Trump ricevevano briefing di intelligence regolari durante la transizione, spesso ogni giorno. Il presidente Barack Obama seguiva briefing regolari oltre a "tuffi in profondità" su grandi temi, come il programma nucleare iraniano. Durante la campagna elettorale Trump ha criticato spesso l'intelligence Usa. 

E' GIA' CAOS SUL CONFLITTO DI INTERESSE

Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dimostrato negli ultimi giorni l'intenzione di non disimpegnarsi completamente dalla conduzione dei suoi affari privati, una scelta che solleva dubbi riguardo potenziali conflitti d'interesse, scrive il "Wall Street Journal". Durante la campagna elettorale, Trump e i suoi piu' stretti collaboratori avevano affermato che in caso di vittoria, il presidente eletto avrebbe completamente rimesso ai propri figli la direzione delle sue societa'. Dopo il voto dell'8 novembre, che gli ha aperto le porte della Casa Bianca, Trump ha pero' incontrato diversi soci d'affari internazionali, coinvolgendo in queste discussioni anche la figlia Ivanka. Intervistato dal "New York Times", il presidente ha affermato di avere il sostegno della legge, e che "un presidente non puo' avere conflitti d'interesse".

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