Turchia: di nuovo arrestato presidente Amnesty International
Amnesty International, il presidente torna in carcere in Turchia
Turchia: di nuovo arrestato presidente Amnesty International
E' durata meno di 24 ore la gioia per la liberazione dal carcere del presidente di Amnesty International in Turchia Taner Kilic, detenuto dall'inizio di giugno a Smirne e finito nuovamente in manette queste mattina per ordine di una Corte penale di Istanbul. Il nuovo, inatteso, ordine di arresto e' stato annunciato attraverso il profilo Twitter della stessa organizzazione per i diritti umani, che ha reso noto che la corte ha accolto il ricorso del pubblico ministero alla scarcerazione decretata ieri.
Taner Lilic era stato rimesso in liberta' a tre mesi dalla decisione presa da un'altra Corte di Istanbul, che nel processo agli altri 11 attivisti di Amnesty arrestati all'inizio di luglio, aveva decretato la scarcerazione degli otto di questi che hanno atteso il giudizio in condizione di carcerazione preventiva. Kilic e' accusato di avere legami con la rete golpista di Fetullah Gulen, ritenuto la mente del colpo di stato fallito il 15 luglio 2016. Il presidente di Amnesty continua a rischiare una condanna fino a sette anni e mezzo di carcere, e la sua detenzione e' stata motivata dall'utilizzo della app Bylock, che i magistrati turchi ritengono sia stata usata dai golpisti per scambiare comunicazioni cifrate. Avvocato da sempre in prima fila nella difesa dei diritti umani, Kilic ha anche curato la difesa del giornalista italiano Gabriele Del Grande, che fu trattenuto in stato di fermo in Turchia lo scorso aprile