Decine di arresti sono stati decisi a Istanbul in seguito alle proteste degli studenti contro la nomina del nuovo rettore dell'Università Bogasici, direttamente effettuata dal presidente Recep Tayyip Erdogan. Dei 28 ordini di arresto, sono 17 quelli già operativi, con altrettanti studenti in manette. Per tutti l'accusa è quella di resistenza a pubblico ufficiale e di aver dato luogo a una manifestazione non autorizzata: sostanzialmente, era stato letto un comunicato stampa.
Ieri la polizia aveva disperso con idranti e lacrimogeni i circa 300 studenti che si erano radunati fuori dalla prestigiosa Università. La protesta era contro la nomina del nuovo rettore Melih Bulu, già candidato in parlamento nelle liste dell'Akp del presidente nel 2015. A partire dalla riforma costituzionale del 2017, Erdogan ha acquisito anche il potere di nominare i rettori delle Università, sostituendo la nomina diretta da parte del senato accademico. Il provvedimento non è mai stato digerito dagli studenti, che a ogni intervento del precedente rettore per tre anni si sono alzati in piedi dandogli le spalle e ora rifiutano di riconoscere Bulu, in passato accusato di aver copiato parti intere della propria tesi e di altre pubblicazioni
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