Ucraina, a Donetsk si combatte. Bombardato lo stadio dello Shakhtar
Si continua a sparare in Ucraina. Colpi di artiglieria nella notte hanno ucciso tre persone nel centro di Donestk, la roccaforte dei ribelli filorussi nell’est dell’Ucraina circondata ora dalle truppe governative che stanno cercando di riprenderne il controllo. Il comune di Donetsk ha fatto sapere che le forti esplosioni avvertite intorno alle 6 del mattino (le 5 in Italia) hanno ucciso tre persone, due di queste stavano aspettando l’autobus. Due esplosioni hanno fortemente danneggiato la facciata nord ovest e le attrezzature del Donbass Arena, lo stadio dove gioca lo Shakhtar.
Stamane la cancelliera tedesca Angela Merkel è arrivata a Kiev e ha incontrato il presidente ucraino Petro Poroshenko. "Deve essere assicurato l’effettivo controllo della frontiera russo-ucraina": ha detto la cancelliera tedesca aggiungendo che potrebbero essere usati droni per monitorare il confine, attraverso il quale secondo Kiev continuano a passare armi e uomini destinati ai ribelli filorussi dell’est del Paese. "È necessario un immediato cessate il fuoco che sia però bilaterale. Una tregua unilaterale non serve a niente", ha spiegato, aggiungendo che al momento nuove sanzioni non sono una priorità.
Sempre stamane sono rimpatriati tutti i camion russi del controverso convoglio dopo aver consegnato 1800 tonnellate di aiuti umanitari alla popolazione civile di Lugansk, nell’est russofono dell’Ucraina sconvolto dalla guerra civile: lo rendono noto le agenzie russe.