Ucraina, bagno di sangue: oltre 1100 morti dall'inizio del conflitto
In Ucraina almeno 1.129 persone sono rimaste uccise e altre 3.442 ferite a causa del conflitto in corso tra forze governative e milizie separatiste delle regioni russofone orientali. Sono i dati relativi al periodo compreso fra il 14 aprile, quando ebbe inizio quella che le autorita' di Kiev chiamano 'operazione anti-terrorismo', e sabato scorso. Forniti dagli osservatori delle Nazioni Unite nel loro quarto rapporto mensile, sono stati divulgati da Navi Pillay, alto commissario Onu per i Diritti Umani, la quale ha definito "estremamente allarmante" l'evolversi della crisi, con i combattimenti in costante intensificazione e il recente abbattimento di un aereo civile di linea costato 298 morti.
"La situazione all'est e' disperata", si legge nella relazione, secondo cui "104 edifici sono nelle mani di gruppi armati": tra questi 24 sono installazioni militari, sedici sedi amministrative locali, altrettanti del ministero dell'Interno centrale e sette dei servizi di sicurezza. Accuse precise sono rivolte ad ambedue gli schieramenti: tanto al governo, che non ha adottato precauzioni sufficienti per la tutela dei civili; quanto agli insorti, di cui si stigmatizzano tra l'altro i deliberati attacchi ai palazzi pubblici, gli assalti a banche e miniere, la distruzione della rete ferroviaria.