Ucraina, la Russia: "Est a rischio disastro umanitario"
Nell'est dell'Ucraina è imminente un "disastro umanitario". La Russia lancia un nuovo appello alle autorità di Kiev: si fermi il bagno di sangue nelle regioni orientali dell'Ucraina, si ritirino le truppe e si apra un negoziato. In un comunicato, il ministero degli Esteri denuncia "l'inizio di una penuria di medicinali e l'interruzione della fornitura di alimenti". Stato di cose che per l'ex Urss porta dritto a un "disastro umanitario".
L'invito di Mosca dopo il duro scambio di accuse tra Russia e Ucraina intorno ai focolai di guerra che si accendono uno dopo l'altro nell'Est del Paese quando mancano tre settimane alle elezioni che dovrebbero dare un nuovo assetto istituzionale al Paese. La Russia ha avvertito che, se non si metterà fine ai crescenti disordini, la situazione ucraina minaccia la pace in tutta Europa, e ha accusato gli ultranazionalisti ucraini di violazioni dei diritti umani "su larga scala".
"Gli sforzi congiunti del popolo ucraino e della comunità internazionale dovrebbero quanto prima mettere fine al razzismo, alla xenofobia, all'intolleranza etnica e alla glorificazione del nazismo", ha auspicato in una nota il ministero degli Esteri russo. "L'alternativa è foriera di conseguenze distruttive per la pace in Europa, la stabilita' e lo sviluppo democratico, ed e' assolutamente necessario evitarla", si legge ancora nella nota. Secondo Mosca, le forze "ultranazionaliste, estremiste e neonaziste" hanno commesso violazione "di massa" dei diritti umani in Ucraina.
Le milizie filorusse hanno riconosciuto di aver subito "molte perdite" nei combattimenti con le forze ucraine ripresi oggi alle porte di Slavyansk, roccaforte della rivolta contro Kiev della regione di Donetsk. "I combattimenti continuano. Abbiamo molte perdite, forse fino a 20", ha detto uno dei portavoce dei ribelli. "Le truppe ucraine hanno completamente circondato la citta' e ora si stanno muovendo verso l'interno", ha aggiunto. "Le truppe sono in movimento: le forze di autodifesa stanno facendo il possibile per mantenere le loro posizioni, ma per ora sono costrette a indietreggiare". In citta' sono fermi tutti i trasporti, i treni in ritardo di quattro ore. A Slavyansk al momento ci sono anche problemi di connessioni con i cellulari.
Alle porte di Slavyansk, roccaforte della rivolta anti-Kiev nell'Ucraina orientale, miliziani separatisti filorussi hanno teso un agguato alle truppe ucraine. Il ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, che si trova nella zona dei combattimenti, ha riferito che gli scontri sono andati avanti per due ore: "Ci sono morti" anche tra i militari di Kiev, ha detto senza fornire cifre. Una fonte giornalistica sul posto ha riferito di aver visto fuggire dalla zona almeno due blindati da trasporto truppe con a bordo miliziani separatisti.
Il premier ucraino a interim Arseniy Yatsenyuk e il suo governo il 13 maggio saranno a Bruxelles per incontrare i 28 membri della Commissione europea. L'annuncio arriva dalla capitale belga, in un comunicato in cui si spiega che la Commissione e' "determinata ad aiutare l'Ucraina e assicurare a Kiev tutto il sostegno di cui ha bisogno nel breve ma anche nel lungo periodo".