Ucraina, sanzioni Ue e Usa contro Mosca. Putin: "A rischio il processo di pace"
I ventotto hanno dato il loro ultimo via libera formale al nuovo pacchetto di sanzioni economiche dell'Ue contro la Russia. Le sanzioni entreranno in vigore domani.
Il pacchetto di misure adottate dai paesi dell'Unione europea lunedi' scorso entreranno in vigore martedi' 12 settembre, si legge in una dichiarazione del presidente Herman Van Rompuy. "Allo stesso tempo, la mia idea e' che il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) presenti entro la fine del mese una revisione completa dell'attuazione del piano di pace sulla base di una valutazione effettuata dal Servizio europeo di azione esterna. Abbiamo gia' sottolineato la reversibilita' e la possibilita' di aumentare le nostre misure restrittive - ricorda Van Rompuy - e quindi, alla luce della revisione e se la situazione sul terreno lo consente, la Commissione e il Seae sono invitati a farsi avanti con proposte per modificare, sospendere o abrogare il pacchetto di sanzioni in vigore, completamente o solo in parte". Queste eventuali proposte, conclude la dichiarazione del presidente, saranno esaminate dal Consiglio "urgentemente, con l'obiettivo di agire se necessario".
Sempre domani, nello stesso gionro in cui entreranno in vigore le nuove sanzioni Ue contro la Russia, gli Stati Uniti adotteranno a loro volta una nuova tornata di misure punitive per colpire i settori finanziari, energetici e della difesa di Mosca, per la crisi Ucraina. Lo ha reso noto la Casa Bianca. Obama ha annunciato che domani gli Stati Uniti si uniranno all'Ue nell'adottare sanzioni "che aumenteranno l'isolamento politico russo cosi' come i costi economici (per Mosca), colpendo specialmente in aree di interessi particolari per il presidente (Vladimir) Putin e le quanti a lui vicini".
Immediata la reazione di Mosca. La Russia intima alla Nato che reagira adeguatamentye all'espanzioni delle infrastrutture dell'Alleanza berso i suo confini. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri. Il riferimento e' alle nuove basi in Polonia che al summit di Newport in Galles la Nato ha deciso di creare una "forza di reazione rapida" di 4.000 soldati, una "punta di lancio" per reaggire entro 48 ore ad una minaccia ad uno qualunque dei 28 Paesi membri, escludendo quindi l'Ucraina.