Ucraina, svolta nell'omicidio Rocchelli. Un arresto dopo 3 anni
Il fotoreporter morì nel conflitto del Donbass, regione separatista ucraina
L'arresto è avvenuto ieri, 30 giugno, a Bologna, ma la notizia è stata resa nota solo oggi, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Pavia su richiesta del pm.
I Carabinieri hanno arrestato un cittadino italo-ucraino, ritenuto responsabile, in concorso con altri non ancora identificati, dell'omicidio del foto-reporter italiano Andrea Rocchelli, dell'interprete russo Andrej Mironov e del ferimento del foto-reporter francese William Roguelon, avvenuti il 24 maggio 2014 a Sloviansk, in Ucraina. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere e' stata eseguita da personale del Ros - Reparto Anticrimine di Milano, e del Comando Provinciale Carabinieri di Pavia.
Il 31enne fotoreporter italiano si trovava in Ucraina, nella regione del Donbass, per documentare il conflitto tra le forze regolari ucraine e le milizie separatiste filo-russe, dell'autoproclamata Repubblica Popolare del Donetsk. Il fotoreporter - noto per i molteplici reportage realizzati, sempre in zone di guerra e sempre tesi a documentare le sofferenze delle popolazioni civili - si trovava in Ucraina dall'inizio del mese di maggio 2014, insieme all'interprete russo Andrej Mironov, anche lui rimasto ucciso nell'attacco in cui fu ferito il fotoreporter francese William Roguelon.
Le indagini, avviate dal Nucleo Informativo Carabinieri di Pavia e poi successivamente condotte dal Ros di Milano, coordinate dalla Procura di Pavia (procuratore aggiunto Mario Venditti e sostituto procuratore Andrea Zanoncelli), avrebbero accertato la responsabilita' dell'italo-ucraino negli eventi. Il giovane, alla fine del 2013, era tornato in Ucraina prendendo parte agli scontri di Piazza Maidan a Kiev. Subito dopo si arruolava nei neo-istituiti Battaglioni di volontari, inseriti nella Guardia Nazionale, alle dirette dipendenze del ministero dell'Interno ucraino. E' dalla collina Karachun, alle porte della cittadina di Sloviansk, che il 24 maggio 2014, con armi a ripetizione e colpi di mortaio, che fu aperto il fuoco indiscriminatamente verso i tre foto-reporter.