Esteri
Ucraina: Trump minaccia Putin. Cremlino: "Vertice con Zelensky ma solo dopo lo scambio dei prigionieri"
Cremlino, 'nessun contatto Trump-Putin dopo i negoziati di Istanbul'

Ucraina: Cremlino, 'scambio prigionieri prima di nuovo round colloqui'
E' necessario completare lo scambio di prigionieri concordato ieri tra Mosca e Kiev a Istanbul prima di procedere con un nuovo round di negoziati. Lo ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un briefing. Il primo risultato dei colloqui diretti Mosca e Kiev, i primi dal 2022, è stato un accordo per lo scambio di mille prigionieri ciascuno, mille russi in cambio di altrettanti ucraini. "Per il momento, dobbiamo fare ciò che le delegazioni hanno concordato ieri" in Turchia, ha dichiarato ai giornalisti Peskov in risposta alla domanda se fossero previsti altri colloqui per un secondo round. "Questo, ovviamente, significa prima di tutto completare uno scambio di prigionieri di guerra 1.000 per 1.000", ha detto.
Ucraina: Cremlino, 'nessun contatto Putin-Trump dopo negoziati Istanbul'
''Non ci sono stati contatti'' tra il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo i negoziati di ieri a Istanbul tra la delegazione russa e quella ucraina. Lo ha dichiarato in un briefing il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, dicendo ai giornalisti che ''se i presidenti Putin e Trump riterranno opportuno avere un colloquio, ve lo faremo sapere''.
Ucraina: Trump, 'Putin stanco della guerra, non sta facendo bella figura'
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito di credere nella possibilità che Vladimir Putin sia pronto a negoziare una fine del conflitto in Ucraina, ma ha avvertito che, in caso di fallimento dei colloqui, la sua amministrazione imporrà nuove sanzioni contro Mosca. "Onestamente, lo farò, se non riusciremo a concludere un accordo", ha dichiarato Trump in un’intervista a Fox News pubblicata il 16 maggio. "È tempo di parlare chiaro, siamo al punto cruciale e vedremo cosa accadrà. Sarebbe devastante per la Russia, perché stanno già avendo difficoltà con l’economia, e i prezzi del petrolio sono bassi".
Le dichiarazioni arrivano dopo il nuovo nulla di fatto nei colloqui di pace tenutisi a Istanbul, dove la Russia ha ribadito richieste ritenute inaccettabili da Kiev, tra cui lo status di neutralità per l’Ucraina, la rinuncia alle riparazioni di guerra e il riconoscimento della perdita della Crimea e delle quattro regioni occupate. Trump ha sottolineato l’importanza della sua presenza nei negoziati: "Ho sempre pensato che non possa esserci un incontro senza di me, perché non credo che un accordo possa passare senza di me... C’è molto odio da entrambe le parti". Ha poi aggiunto: "Ho un ottimo rapporto con Putin. Penso che raggiungeremo un accordo. Dobbiamo incontrarci, e penso che probabilmente lo programmeremo a breve".
Secondo Trump, il presidente russo è "al tavolo" e desideroso di negoziare, pur non avendo partecipato fisicamente agli ultimi colloqui: "Putin voleva questo incontro... Penso che Putin sia stanco di tutto questo. E non sta facendo una bella figura, vuole tornare a farla". Alla domanda se Putin fosse l’ostacolo principale alla pace, Trump ha invece puntato il dito contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: "Ho avuto una sessione molto dura con Zelensky. Non ha reso le cose facili e l’ho sempre detto: non ha le carte in mano... si sta confrontando con un esercito enorme". Intanto, l’Ucraina insiste per un cessate il fuoco come condizione preliminare a qualsiasi trattativa concreta, ma la Russia ha respinto finora tutte le proposte, l’ultima proprio ieri maggio a Istanbul.