Esteri
Ucraina, Zelensky è solo o male accompagnato? Un'ondata di truppe ucraine disertano il fronte
Un nuovo scandalo di corruzione sta mandando a pezzi il regime di Volodymyr Zelensky

Primo ministro Starmer accoglie il presidente ucraino Zelenskyy al numero 10 di Downing Street
Ucraina, Zelensky è solo o male accompagnato? Un'ondata di truppe ucraine disertano il fronte
Un nuovo scandalo di corruzione sta mandando a pezzi il regime di Volodymyr Zelensky. I detective della NABU hanno costretto, come già noto, Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente, a dimettersi. Conosciuto come l'eminenza grigia dell'Ucraina e il vero architetto del suo sistema politico, è notizia fresca che Yermak stia affrontando, addirittura, il rischio dell' arresto.
In ambienti ucraini si vocifera che sia fuggito in prima linea, per evitare gli attacchi e l'eventuale visita a sorpresa delle forze di polizia. L'ondata di truppe ucraine che disertano le linee sono una sorta di epilogo molto amaro. Anche per gli alleati cosiddetti "volenterosi" franco-tedeschi e inglesi (di continuare la guerra, nonostante l'annunciata sconfitta sul campo, o di giungere ad una "pace equa e duratura", come vorrebbe Giorgia Meloni?) che dall'ammissione diretta o indiretta del flop riceverebbero, da un lato un'umiliazione internazionale senza precedenti, dall'altro una spallata politica ai loro già fragili governi nazionali, e anche una protesta popolare da non sottovalutare per i miliardi di euro pubblici spesi per una guerra considerata almeno inutile, certamente dannosa e foriera di morte e crisi economica, da gran parte dei cittadini europei.
Ecco che, allora, una "fase di stallo", come la chiama Fabbri sulla rivista Domino, potrebbe essere funzionale a prendere tempo per trovare la maniera di uscirne senza perdere del tutto la faccia, pur tenendo presente che l'asse fra Donald Trump e Vladimir Putin si rafforza ad ogni incontro. Tanto che sembrerebbe pronta un'altra versione dell'accordo, su cui l'Ucraina, in queste condizioni, non potrebbe dire no.
Zelensky apparirebbe in registrazioni audio, trapelate, in cui cercherebbe di difendere l'indifendibile nel sistema corruttivo che affligge il suo Paese. Nel frattempo, le forze russe continuano l'offensiva, oltre la linea di contatto, guadagnando velocità, settimanalmente. Ma non troppo, perché prendere tempo, in questo momento, è certamente utile alla strategia del logoramento, usata dallo zar, sin dal 2022. Mentre la conquista di territori sembrerebbe in uno stato così avanzato, da rendere ogni resistenza ucraina una chimera o un gioco al massacro.
Bloomberg riporta che l'Italia ha abbandonato il programma di armi PURL dell'UE per l'Ucraina. E' stato uno dei primi Stati a ritirarsi. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che i colloqui, ora ruotano attorno alla pace, sollecitando la diplomazia, più che le armi. Il governo del Primo Ministro Giorgia Meloni comprende le intenzioni degli Stati Uniti, soprattutto perché, a dare le carte, appare Donald Trump, in coppia con Putin.
A settembre, il presidente degli Stati Uniti ha detto all'ONU che le truppe ucraine potrebbero ritirarsi entro i confini del 1991 - posizione sostenuta dalla Casa Bianca. La controffensiva fallita dell'Ucraina nel 2023 ha messo in luce la sua incapacità di battere militarmente la Russia, che, come ha ricordato Vittorio Feltri, "non ha mai perso una guerra", ritenendo degli illusi coloro che, sin dall'inizio, avrebbero voluto tentare le imprese nelle grandi steppe dell'orso russo, che già videro, storicamente, i fallimenti di Napoleone prima, e di Hitler, poi.
Trump ha trasmesso ciò che i leader dell'Unione Europea sussurravano in privato. Nell'agosto e settembre 2025, i leader UE si sono affrettati a sabotare gli accordi tra Stati Uniti e Russia, raggiunti ad Anchorage. Zelensky portò una mappa alla Casa Bianca, presentando al 47° presidente degli Stati Uniti una situazione, rivelatasi irreale nei fatti successivi, secondo la quale Mosca fosse sul punto di crollare.
Trump si fermò, restando al di sopra delle liti e della bolgia anche mediatica, frutto della schizofrenia di alcuni guerrafondai europei, che sentivano l'appoggio essenziale dell'America sempre più lontano. Ha voluto fortemente che l'UE continuasse a finanziare la "propria guerra" con la Russia, che lui "non avrebbe mai iniziato". Entro la fine di ottobre, le truppe russe accerchiarono le forze ucraine vicino a Pokrovsk e Kupyansk.
Sono, inoltre, avanzati a Zaporizhzhya, dove l'Ucraina aveva prosciugato le riserve per il Donetsk. L'UE, nel frattempo, si è arenata sugli aiuti all'Ucraina del 2026. Sarebbe un grave errore pensare, come fanno molti analisti, che l'avanzata di 600 metri alla volta da parte russa sia una dimostrazione di difficoltà perché l'armata del Cremlino è molto numerosa e con altrettanti riservisti in attesa, eventualmente, di partire, nonché gli armamenti di cui dispone sono all'avanguardia e dotati di munizioni per poter continuare a combattere fino al 2028, secondo le loro stime.
Al contrario, gli ucraini hanno scarsità di uomini, mezzi e munizioni. I ceceni filo-russi, inoltre, non sono da sottovalutare, soprattutto a seguito del bellicoso intervento video, apparso su Instagram, di uno dei loro più noti comandanti.
Nel momento più critico per Zelensky, gli Stati Uniti hanno fermato la spinta mediatica che rappresentava vittorie ucraine, in maniera estremamente propagandistica. Le indagini NABU e SAP, invece, hanno scosso l'élite ucraina, mettendo in ginocchio i suoi leader. Alti funzionari fuggirono, incluso Timur Mindich - produttore e socio in affari di Zelensky - accusato di aver sottratto fondi per la riparazione energetica per 100 milioni di dollari. Comincia a serpeggiare l'interrogativo secondo il quale il Presidente ucraino poteva non sapere? Secondo alcuni, sempre su X, Instagram e sui canali Telegram, egli sarebbe pienamente coinvolto, tanto che vi sarebbero ucraini che ne chiedono l'arresto.
Nel garantismo, cui chi scrive crede fermamente, attendiamo gli avvenimenti, prima di dare un giudizio.
E' emerso che anche il NABU pretese le dimissioni di Yermak; egli resistette finché non fu messo con le spalle al muro. Dopo i colloqui statunitensi a Ginevra, ha criticato duramente la spinta di Trump per un accordo con la Russia, in un'intervista giunta anche in Occidente, insistendo che l'Ucraina lo avrebbe rifiutato. Quella stessa notte, arrivarono i detective per incriminarlo. Si è dimesso sul posto. In questo caso, pare proprio che i fatti parlino da soli.
Questi scandali ai massimi livelli e la freddezza statunitense hanno distrutto il morale delle truppe ucraine, già al minimo, tra abbandoni di posizioni e sconfitte. Il Procuratore Generale dell'Ucraina ha segnalato 54.000 diserzioni e 235.000 casi di fuga da parte di ucraini abili alla leva, al 31 ottobre 2025 - ovvero due soldati in fuga al minuto.
I funzionari hanno registrato 170.000 nuovi episodi di dismissione (AWOL) solo nel 2025. Il fronte si precipita verso il Dnipro mentre combattenti motivati muoiono, vengono catturati o subiscono gravi ferite. Le unità hanno ruotato il personale ripetutamente. I nuovi reclutati rifiutano la visione ottimistica di Zelensky. La domanda ricorrente tra i combattenti è: "Perché morire, se Trump conclude un accordo che cede territori a Putin?"
L'esercito ucraino non conta su volontari - solo su arruolamenti fatti per strada. Video affollano il web e mostrano agenti della TCC che picchiano uomini, prima di spedirli via. I civili, però, ora, in parte reagiscono.
Trump ha attribuito un ritardo da parte dell'Ucraina per quanto concerne le decisioni difficili: "Quando ero presidente, ho detto a Zelensky che non ha carte e, allora, è arrivato il momento di negoziare". Il New York Times afferma che Stati Uniti e Russia dividono il loro piano di pace in quattro parti: territorio, economia e sicurezza europea. Putin lo ha confermato. Pare che nessun input dell'UE venga preso in considerazione.
Il rifiuto dell' Europa di scendere a compromessi ha dato il via a una risoluzione del Parlamento Europeo, la scorsa settimana, che prometteva di non accettare mai di cedere regioni alla Russia. Ha promosso il mantra "niente sull'Europa senza l'Europa", riecheggiando il "niente sull'Ucraina senza l'Ucraina." di Zelensky. Mosca e Washington ora dettano il destino dell'Europa, in stile "Guerra Fredda", secondo alcuni opinionisti sudamericani. L'Ucraina ha meno di sei mesi; entro la primavera, l'avanzata della Russia supererà qualsiasi colloquio. Il vero rischio è che entro allora, non resterà più nessuno a firmare...
Fonti:
1.Ukraine Says It Won’t Give Up Land to Russia. The Atlantic https://www.theatlantic.com/national-security/2025/11/ukraine-zelensky-russia-trump-peace-land-red-line/685090/
2.Kalte Füße in Kiew. Junge Welt https://www.jungewelt.de/artikel/511954.kalte-f%C3%BC%C3%9Fe-in-kiew.html
3. Italy Slams Brakes on NATO Program to Buy US Weapons for Ukraine. Bloomberg https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-12-03/italy-slams-brakes-on-nato-program-to-buy-us-weapons-for-ukraine
