Controffensiva di Kiev all'Est. Mosca: in fumo gli accordi di Ginevra
Battaglia e primi morti a Slavyansk, nell'est dell'Ucraina, dove all'alba e' scattata un'offensiva su larga scala delle forze ucraine contro i miliziani filo-russi. Il presidente ad interim ucraino, Oleksander Turchiynov, ha dato notizia dell'uccisione di diversi militanti (tre ribelli e due civili secondo i separatisti) ma ha ammesso che l'avanzata procede piu' a rilento di quanto Kiev avrebbe sperato. I separatisti hanno anche abbattuto due elicotteri Mi-24 in missione di pattugliamento, uccidendo due piloti. Colpito anche un terzo elicottero, con un soldato ferito.
Furiosa, Mosca ha avvertito che l'operazione portera' l'Ucraina alla "catastrofe" e che comunque rappresenta il "colpo di grazia" all'accordo del 17 aprile a Ginevra per ricercare una soluzione politica. Nel frattempo ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, la 13esima dall'inizio della crisi. Scontri fra separatisti filorussi e lealisti sono avvenuti anche a Odessa, citta' portuale sul Mar Nero, con un morto. Vicino a Donetsk i ribelli hanno sequestrato un centro di controllo ferroviario, di fatto bloccando il movimento dei treni. Il Cremlino ha fatto sapere che il presidente Vladimir Putin e' aggiornato minuto per minuto su quello che sta accadendo e ha inviato un suo emissario nell'area, Vladimir Lukin, per negoziare il rilascio degli osservatori dell'Osce.
Le truppe ucraine sui blindati hanno preso posizione alla periferia, ma i ribelli ancora controllano la gran parte della citta': le truppe ucraine hanno preso il controllo -assicura Kiev- di nove posti di controllo. Secondo Kiev, il fatto che siano stati abbattuti due elicotteri e' la prova che forze "straniere" partecipano alla difesa della citta', "specialisti militari con alta preparazione, e non cittadini locali pacifici che hanno imbracciato le armi come sostengono le autorita' russe". Turchiynov ha riferito che nella notte "sabotatori russi" hanno anche tentato di infiltrarsi lungo il confine. Toni forti, dunque, che fanno temere l'avvicinarsi della resa dei conti, considerato che Mosca ha decine di migliaia di uomini ammassati al confine. Per ora Mosca sembra intenzionata a usare la leva del gas: Gazprom ridurra' la fornitura di gas all'Ucraina a partire dal prossimo mese di giugno se entro la fine di maggio Kiev non comincera' a pagare i suoi debiti. E mentre in Lituania sono arrivate 5 navi della Nato, le autorita' ucraina hanno proibito alle compagnie aeree russe di volare su Donetsk e Kharkiv. La Commissione Ue ha fatto sapere di seguire gli eventi "con crescente preoccupazione" e non esclude altre sanzioni.