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Esteri
Usa, Chico Forti tornerà in Italia. Di Maio: "Paziente lavoro diplomatico"

"Ho una bellissima notizia da darvi: Chico Forti tornera' in Italia", lo scrive il minsitro degli Esteri Luigi Di Maio sul profilo Facebook. "L'ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio. Il Governatore della Florida ha infatti accolto l'istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia. "Si tratta di un risultato estremamente importante, che premia un lungo e paziente lavoro politico e diplomatico. Non ci siamo mai dimenticati di Chico Forti, che potra' finalmente fare ritorno nel suo Paese vicino ai suoi cari".

Il ministro continua: "Sono personalmente grato al Governatore DeSantis e all'Amministrazione Federale degli Stati Uniti. Un ringraziamento speciale al Segretario di Stato Mike Pompeo, con il quale ho seguito personalmente la vicenda e con il quale ho parlato ancora nel fine settimana, per l'amicizia e la collaborazione che ha offerto per giungere a questo esito cosi' importante. Il Governo seguira' ora i prossimi passi per accelerare il piu' possibile l'arrivo di Chico. Erano vent'anni che aspettava questo momento e siamo felici per lui, per i suoi cari, per la sua famiglia, per tutta la citta' di Trento. E' un momento commovente anche per noi".

 

Ho una bellissima notizia da darvi: Chico Forti tornerà in Italia. L’ho appena comunicato alla famiglia e ho informato...

Pubblicato da Luigi Di Maio su Mercoledì 23 dicembre 2020

Il velista e produttore televisivo italiano Chico Forti negli anni ’90 il 15 febbraio del 1998, viene arrestato per l’omicidio di Dale Pike, figlio di Anthony Pike, dal quale Forti stava acquistando il Pikes Hotel, struttura che negli anni ’80 era al centro della movida dell’isola spagnola. Chico Forti, dal 2000, anno in cui una giuria lo ha ritenuto colpevole “oltre ogni ragionevole dubbio”, si è sempre ritenuto innocente e sono tanti i dubbi che negli ultimi vent’anni hanno accompagnato la vicenda giudiziaria del nostro connazionale.

L'anno scorso il caso è tornato sotto i riflettori grazie alla trasmissione televisiva Le Iene che hanno  fatto una serie di servizi che hanno ricostruito tutta la storia. Se tutto ciò che abbiamo letto e visto in questi anni fosse vero, il governo americano si troverebbe a fare i conti con un caso di malagiustizia piuttosto evidente e clamoroso. Il processo a Chico Forti infatti, durato appena ventiquattro giorni, presenterebbe diverse lacune piuttosto sospette, scrive l'Agi.

Il movente, che sarebbe riconducibile alla trattativa per l’acquisto del Pikes Hotel regge poco, secondo la ricostruzione della iena Gaston Zama, in atto c’era si una truffa, ma proprio ai danni di un ignaro Chico Forti, e non al contrario come sostenuto dall’accusa; tant’è che prima della condanna per omicidio premeditato, l’italiano era stato assolto da otto capi d’accusa riguardanti la frode. Le prove a suo carico, secondo diversi esperti, sia italiani che americani, ai quali è stato chiesto un parere dal programma di Mediaset carte alla mano, sono traballanti e del tutto inammissibili.

 

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