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Esteri
Usa, McDonald’s scrive le linee guida per riaprire i negozi.

Con 100000 lavoratori in meno, circa la metà dei 210000 MacDonald’s in America, sta preparandosi per riaprire.

Il gigante degli hamburger ha preparato un piano di sicurezza di quasi 60 pagine, a cui ha avuto accesso ‘The WallStreet Journal’. La verità è che per una lunga stagione i negozi non saranno più quelli di prima.

Quali saranno i cambiamenti negli Stati Uniti che probabilmente saranno adottati in tutti i Paesi del mondo?

I ristoranti elimineranno i dispensatori di bibite o in alcuni casi avranno un impiegato dedicato a curarlo personalmente. Ogni 30 minuti i bagni saranno sanificati come pure i chioschi digitali, dopo ogni ordine. 

Ovviamente sarà obbligatorio il distanziamento raccomandato nelle linee guida del Governo e soprattutto i licenziatari dei negozi McDonald’s potranno aprire solo, indipendentemente dai permessi dello Stato, quando saranno pronti con le modifiche.

Modifiche che sono abbastanza complesse e costose, una tra queste le porte dei bagni che devono essere cambiate per permettere l’apertura senza usare le mani, poi i dispensatori automatici di fazzoletti e tovaglioli con sensori automatici  per evitare qualsiasi tipo di contatto.

In aggiunta devono essere posti a terra adesivi che indichino alle persone dove mettersi per mantenere la ‘social distancing’ richiesta.

Coronavirus, le linee guida per riaprire di McDonald's.

E per venire incontro ai licenziatari di aree molto toccate dal virus casa madre McDonald’s ha deciso di venire incontro sostenendo economicamente quelli che sono stati maggiormente colpiti.

I lavoratori continueranno a tenere guanti e mascherine come già adesso fanno nei locali che lavorano sul ‘take away’. Dovranno lavarsi le mani ogni ora, tenere la distanza di sicurezza anche nelle cucine e ogni mattina all’ingresso gli verrà misurata la temperatura.

Alla riapertura i clienti riceveranno l’ordine direttamente sul proprio tavolo, ordine confezionato in una borsa chiusa sopra un vassoio.

Alcuni tavoli avranno un segnale di non essere usati per permettere la periodica sanificazione.

Tre pagine della guida sono dedicate ai rischi di sicurezza a cui potrebbero essere esposti i lavoratori nel confronto con quei clienti che non intendono seguire le modalità richieste.

Anche perchè alcuni fatti violenti sono accaduti soprattutto quando gli impiegati hanno chiesto ai clienti di mettersi la mascherina.

Ad Oklahoma City, ad esempio, una donna ha aperto il fuoco quando le hanno detto che la cucina era chiusa e ha ferito lievemente due impiegati. 

I suggerimenti della guida consigliano ai lavoratori di trattare tutti con rispetto mantendo la calma. Mentre nel trattare con i clienti si consiglia di 'chiedere scusa per gli inconvenienti però per mantenere sicuri tutti vorremmo che i nostri clienti indossassero mascherine e si mantengano ad una distanza di due metri con il personale e con gli altri clienti’. 

E almeno su questo versante la vita sembra riprendere.

 

 

 

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