Usa, ora persino Murdoch Jr, scarica Trump
Usa: Murdoch jr. si unisce a coro di critiche a Trump
Anche James Murdoch, presidente della 21st Century Fox e figlio del tycoon Rupert Murdoch si e' unito al coro di critiche nei confronti del presidente Ua Donald Trump sulla tragedia di Charlottesville in Virginia. Murdoch jr. non fa parte dei consigli consultivi della Casa Bianca e come Tim Cook, il numero uno di Apple, non si e' limitato a criticare le reticenze di Trump sui suprematisti bianchi, ma ha donato, proprio come ha fatto Cook, un milione di dollari all'Anti-Defamation Legue.
"Quello a cui abbiamo assistito la settimana scorsa a Charlottesville e la reazione del presidente degli Stati Uniti - ha scritto Murdoch jr. - ci preoccupa in quanto americani e come popolo libero... Non posso credere che avrei dovuto scrivere questo: alzare la voce contro i nazisti e' essenziale, non esistono nazisti buoni. E questo vale anche per gli uomini del Klan o per i terroristi"". Rupert Murdoch e' sempre stato un grande sostenitore di Trump, ma i suoi giornali, partire dal WSJ, hanno pesantemente attaccato il presidente Usa. Il board editoriale del Wall Street Journal, in un pezzo intitolato "I Trump e la verita'", lamenta la mancanza di "trasparenza" da parte dell'amministrazione. La realta' di Washington "distruggera' Trump, la sua famiglia e i suoi affari a meno che non cambino la loro strategia nei riguardi dell'indagine sulla Russia. E non gli rimane molto tempo per farlo", avverte il Wsj. Il board editoriale contesta poi la strategia di Trump di bollare tutte le notizia sgradevoli che lo riguardano come "fake news" perche' non va oltre la sua base elettorale, come dimostrano i sondaggi sulla sua popolarita', crollata al 36%