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Esteri
Vaticano, Xi chiede di rompere con Taiwan. Bergoglio per ora resiste

Continuano i movimenti pericolosi sul triangolo Cina-Taiwan-Santa Sede. Ne scrive oggi Massimo Franco sul Corriere della Sera, che riporta un'interessante fonte anonima dal Vaticano. "La Cina vorrebbe che rompessimo le relazioni diplomatiche con Taiwan, promettendo in cambio di inaugurare quelle con noi. Ma abbiamo sempre risposto che prima Pechino deve permetterci di aprire una nunziatura apostolica nella capitale. Solo a quel punto potremo rivedere i nostrirapporti col governo di Taipei. Siccome quel passo non è mai stato fatto, le cose rimangono com’erano. E speriamo che la situazione non peggiori…"

L’indipendenza di Taiwan, come Repubblica di Cina, è riconosciuta dal Vaticano e da 15 Paesi (erano 32 nel 2000): l’isola è un’entità separata dal 1949, quando vi si stabilirono i nemici del regime comunista. Da mesi cresce la minaccia di una «ricongiunzione» con la «madrepatria». Biden ha detto che gli Usa sono pronti a difendere Taipei se attaccata.

 

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