Yemen, bombe di Riad contro gli sciiti: almeno 13 i morti
L'Arabia Saudita ha iniziato la più grande operazione militare della sua storia impegnando ben 100 aerei da guerra e 150.000 soldati nell'intervento armato iniziato a mezzanotte contro i ribelli sciiti Houthi in Yemen in soccorso del presidente, il sunnita Mansour Hadi. Lo riferisce la rete al Arabiya, secondo la quale, nella coalizione islamica (sunnita) guidata da Riad, la Giordania ha inviato 6 caccia-bombardieri F-16 mentre gli Emirati Arabi Uniti 30 jet. Gli altri Paesi impegnati sono Marocco, Egitto, Sudan, Kuwait, Bahrein, Qatar. Pronto ad impegnarsi, anche in operazioni di terra, il Pakistan.
Sono almeno 13 i civili, tra cui donne e bambini, uccisi nei raid aerei della coalizione a guida saudita contro i ribelli sciiti Huthi a Sanaa. Lo ha riferito una fonte delle forze di sicurezza. I soccorritori stanno per ancora cercando eventuali altre vittime tra le macerie di sette abitazioni distrutte dalle bombe nel quartiere adiacente all'aeroporto internazionale della capitale yemenita. Lo stesso aeroporto e la base militare al-Daylami sono stati alcuni degli obiettivi dei bombardamenti.
Le forze leali al presidente yemenita Abd-Rabbu Mansour Hadi hanno ripreso il controllo dell'aeroporto di Aden, nel sud dello Yemen, dopo violenti scontri con i ribelli sciiti Houthi, che lo avevano strappato ieri ai governativi. Lo riferisce una fonte ufficiale locale.