TuttoPizza Expo, un settore in evoluzione che non conosce confini nel mondo
Centocinquantamila addetti in Italia, un giro d'affari di 12 miliardi di euro l'anno. Biglietto: "L'Unesco ha tutelato non solo un mestiere ma l'intero mercato"
Il mondo della pizza si ritrova a Napoli per la IV edizione di TuttoPizza Expo, la rassegna internazionale dedicata agli operatori professionali organizzata da Squisito Eventi in collaborazione con Ticket Lab e dall’Associazione pizzaiuoli napoletani (Apn). Per tre giorni (Mostra d'Oltremare, 20-22 maggio) la città partenopea sarà capitale mondiale della “margherita”, un luogo dove si incontrerà tutto il pianeta pizza: dai servizi alle farine, dalle bevande al caseario, dal conserviero al packaging sino a tutto il food service ed horeca. Grandi numeri e record di espositori per il settore della pizza settore che vanta in Italia circa 150mila addetti con un giro d’affari di 12 miliardi di euro ed oltre 60 nel mondo. Non è per caso che il riconoscimento Unesco sia andato a tutelare non solo un mestiere ma un mercato che vede sfornare nel Belpaese circa 5 milioni di pizze sfornate ogni giorno e 5 miliardi vendute ogni anno nel mondo. “E’ un settore in grande evoluzione che presenta notevoli potenzialità in termini di crescita economica”, afferma Raffaele Biglietto, direttore della kermesse (nella foto). “Nei prossimi anni, secondo studi, questo trend proseguirà in maniera significativa, visto l’aumento dei consumi fuori casa, con un incidenza del 40% nel segmento pizza. Per tale motivo, questo alimento va guardato anche per i rilevanti effetti sull’economia ed è un settore che merita attenzione in quanto rappresenta un volano per l’indotto che può generare sia come materie prime che servizi e forniture”. La rassegna rappresenta anche un’occasione di scambio di esperienze grazie alla presenza di maestri pizzaioli che terranno corsi professionali durante la tre giorni napoletana. “E’ il luogo adatto dove è possibile apprendere non soltanto le novità sulla pizza come alimento -sottolinea Sergio Miccù, presidente dell’associazione pizzaioli napoletani- ma anche su tutto ciò che ruota intorno ad essa e che è il frutto della professionalità e dell’impegno delle aziende presenti”. Tante le novità in esposizione nei 7.500 metri quadrati di spazi espositivi, tra le quali il lancio dei pomodori datterini in acqua di mare di Finagricola cooperativa di Battipaglia, nella Piana del Sele, che conta oltre trecento ettari di coltivazione protetta e controllata direttamente , dal seme al vasetto; il lievito “secco” 100% italiano ad elevata attività per pizze prodotto da Molini Caputo; la pasta Carmiano di Gragnano dove la lavorazione è ancora manuale; il pomodoro “cannellino Cuma d’oro” che si coltiva nell’area Flegrea.
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