La crisi del Golfo, che coinvolge 4 Paesi contro il Qatar, potrebbe avvicinarsi a una soluzione mentre gli attori coinvolti si preparano al vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo che si terra' martedi' in Arabia Saudita. A giugno del 2017, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Egitto e Arabia Saudita hanno reciso i rapporti con il Qatar, accusandolo di essere troppo vicino all'Iran e di sostenere i Fratelli Musulmani, classificati come "terroristi" del Cairo e dei Paesi del Golfo, dello Stato Islamico e dei gruppi jihadisti di Al Qaeda. Doha ha sempre negato il sostegno a "gruppi terroristici". La rottura e' stata accompagnata da misure economiche come la chiusura dei collegamenti aerei e marittimi con il Qatar e dell'unico confine terrestre con l'Arabia Saudita. Per ristabilire le relazioni, i quattro Paesi hanno chiesto a Doha la chiusura della televisione Al-Jazeera, nota per le sue dure critiche a certi regimi arabi, e ad una base turca. Ma il Qatar vede queste richieste come attacchi alla propria sovranita' e denuncia il "blocco" impostogli. Dopo qualche esitazione, gli Usa, alleati dei Paesi coinvolti nella crisi, sono intervenuti sulla questione insistendo sull'importanza dell'unita' del Golfo contro l'Iran, il grande rivale regionale di Riad e il Paese nemico di Washington. Secondo alcune fonti, e' pronto un accordo su ulteriori colloqui, ma non tutti i Paesi in conflitto con il Qatar sembrano aderire. Anche se gli Emirati hanno ufficialmente dato il loro sostegno ai negoziati per una soluzione, sarebbero riluttanti a cedere a Doha.
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