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Cop 26, Draghi: "Andare molto oltre quanto fatto al G20”. Al via Glasgow
Mario Draghi Lapresse

Andare molto oltre quanto fatto al G20”. Arrivato a Glasgow, in Scozia, per partecipare alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima, il premier Mario Draghi parte dal risultato del vertice delle 20 economie più grandi della Terra per mettere subito in chiaro durante la cerimonia di apertura della Cop 26 che l’intesa di Roma sulle misure di protezione dell'ambiente è il punto di partenza delle discussioni.

Ieri, il documento finale del G20 ha confermato il fondo per il clima da 100 miliardi per il sostegno ai più vulnerabili Paesi in via di sviluppo e ha riconosciuto “che l’impatto del cambiamento climatico a 1,5° centigradi è molto inferiore rispetto a 2°". Ma "mantenere l’obiettivo di 1,5 a portata di mano richiederà azioni significative ed efficaci e l’impegno da parte di tutti i Paesi”. Un risultato, per Draghi anche se manca poi però il riferimento preciso temporale al 2050 come termine per azzerare le emissioni: il vertice ha adottato l’impegno ma solo in riferimento a una più generica deadline “entro o vicino alla metà del secolo”.

Mario Draghi Tutte le foto dei capi di Stato e di Governo in arrivo alla Cop 26 di GlasgowGuarda la gallery

C’è tempo dunque da oggi fino alle conclusioni del 12 novembre per salvare i progressi raggiunti a Parigi alla Cop 21. Ricordando che gli ultimi rapporti sul clima hanno mostrato la previsione di un disastroso aumento di 2,7 gradi, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha avvertito che si stratta di un'"illusione" pensare che la lotta al cambiamento climatico sia stata vinta. "Basta brutalizzare la biodiversità. Basta ucciderci con il carbonio. Basta trattare la natura come fosse un bagno. Basta bruciare, perforare e scavare più a fondo. Stiamo scavando le nostre stesse tombe", ha aggiunto Guterres, secondo cui "siamo ancora diretti verso il disastro climatico. Il fallimento non è un'opzione", bensì "una condanna a morte" per molti Paesi in via di sviluppo. "Ci stiamo scavando la fossa", ha concluso.

La conferenza vedrà per circa due settimane capi di Stato e di Governo, vertici delle istituzioni internazionali, associazioni e gruppi di pressione riuniti allo Scottish event campus di Glasgow, adagiato sulle rive del fiume Clyde.

Il premier britannico Boris Johnson è stato chiaro nell'enfatizzare l'importanza di questo evento: non c'è un minuto da perdere, se non si va via da Glasgow con impegni chiari e temporalmente determinati, si fanno molti passi indietro. Dopo gli interventi degli oltre 120 capi di Stato e di Governo che si alterneranno tra oggi e domani (ma non ci saranno personalmente Xi Jinping e Vladimir Putin) il quadro sarà più chiaro. Poi sarà la volta delle negoziazioni degli sherpa prima dell'evento conclusivo (e del suo importante documento).

(Segue...)

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