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Economia circolare per salvare la Terra: gas serra ridotti del 39% all'anno

Un nuovo studio mostra come ridurre le emissioni di gas serra sia possibile, grazie al consumo efficiente delle risorse nell'edilizia, trasporti e nutrizione

L’economia circolare, se adottata con le giuste strategie, può contribuire a tagliare le emissioni globali di gas serra di 22,8 miliardi di tonnellate all’anno. Questo significherebbe– secondo quanto riporta il "Circularity Gap Report" dell'associazione no profit Circle Economy– eliminare il 39% dei gas rispetto ai livelli record del 2019 di 59,1 Gigatonnellate (Gt), e mantenere il pianeta su una traiettoria di aumento medio della temperatura ben al di sotto dei 2 gradi centigradi entro fine secolo rispetto al periodo preindustriale (1850-1900). 

Economia circolare, la strada per evitare il "crollo climatico" 

Per evitare "il crollo climatico"– spiega lo studio– è necessario rivedere il consumo efficiente delle risorse in tre aree che sommate costituiscono il 70% delle emissioni globali: edilizia, viaggi e trasporto merci, nutrizione. Inoltre–secondo lo studio– è utile evitare la creazione di nuovi prodotti con materie prime, abbattendo le quantità di minerali, combustibili fossili, metalli e biomasse. La soluzione, in poche parole, sarebbe quella di "riformare l'agricoltura, applicando dei principi circolari ai progetti di costruzione degli edifici, riducendo al minimo il trasporto motorizzato nelle città e mettendo più raccoglitori di rifiuti e realizzare impianti di riciclo".

Economia circolare, gli impegni climatici da rispettare

Il mondo– fa sapere il rapporto– "consuma più di 100 Gt di materiali all'anno e solo l'8,6% viene riutilizzato", mentre le strategie individuate taglierebbero i consumi a 79 Gt e aumenterebbero i materiali riutilizzati al 17%. Un taglio necessario per garantire che il riscaldamento globale sia mantenuto al di sotto dei 2 gradi, in modo da raggiungere l'obiettivo minimo dell'accordo di Parigi entro il 2030.