A- A+
Home
Il vero e il falso dello storytelling sulle ultime elezioni in Emilia Romagna

Molto si è scritto sulle elezioni in Emilia Romagna, molto meno su quelle in Calabria. Ovviamente il peso era diverso e diversa la partita che si stavano giocando i tanti attori in campo: da Zingaretti a Salvini, da Bonaccini alla  Borgonzoni e per finire con le sardine.

Molte le valutazioni giuste fatte, altre forse non del tutto corrette.

Ovviamente si è parlato soprattutto di Matteo Salvini con il leitmotiv del ‘vade retro Satana’ dalla terra della solidarietà e dell’amore dove tutto funziona da anni come un orologio svizzero. Terza regione d’Italia per PIl, con una sanità valida e con tanto altro di positivo.

Il vero e il falso delle elezioni in Emilia Romagna

Vero? Falso?

Certamente si sta parlando di una Regione ricca ma se tutto funzionasse così bene come qualcuno vorrebbe far credere non ci sarebbe stato il quasi testa a testa tra un presidente radicato sul territorio e un candidato, a dirla proprio tutta, ‘light’. Un candidato, Bonaccini ( comunque apprezzato) che ha goduto di una rete di protezione fatta da consiglieri, amministratori e sindaci ‘rossi’ e dal sostegno delle nuove arrivate sardine, veri e propri antagonisti non ufficiali  di Salvini nella campagna.

Campagna fatta in una terra così rossa che più rossa non si può’ da 70 anni. Talmente rossa che, se avessero potuto, gli emiliani avrebbero pitturato di rosso pure le spiagge dell’Adriatico.

Per Bonaccini vincere qui non ha certo rappresentato un successo ma la normalità.

Eppure il rischio di perdere non è stato mai così alto. E questo grazie alla spinta di un Centrodestra fatto da tre azionisti ma spinto praticamente solo da due.

Si è pure detto che adesso il Governo con questa vittoria è più saldo.

Il vero e il falso delle elezioni in Emilia Romagna

Vero? Falso?

Paradossalmente, se il Centrodestra avesse vinto la partita in Emilia, il Governo sarebbe stato probabilmente più saldo perché rinforzato dal miglior collante in circolazione, quello prodotto dalla paura di perdere la poltrona.

Ora invece, complice il dissolvimento del M5S, e l’esigenza del partito di Matteo Renzi di farsi sentire (pena la scomparsa), il rischio di faide più o meno nascoste potrebbe crescere di giorno in giorno. La cartina di tornasole sarà da subito la votazione sulla prescrizione. Anche se il collante ‘attaccapoltrona’ è sempre a portata di mano per ammorbidire contrasti e opinioni divergenti.

Il M5S ha perso solo in Emilia Romagna e in Calabria mica in una competizione nazionale.

Vero? Falso?

I grillini non hanno solo perso ma praticamente si sono dissolti. Il grande paradosso è che ora, come azionista di maggioranza del Governo, rimangono arroccati nel Palazzo e sempre meno vengono votati dalla gente.

Giusto il contrario di quello che avevano sempre predicato: essere molto tra la gente e molto meno nei palazzi del potere.

L’assordante silenzio di Beppe Grillo è una prova lampante del crack. L’uomo che veniva trasportato a Bologna sul canotto sospinto e sostenuto dalle mani di una folla acclamante adesso è praticamente scomparso. Se ne sono perse le tracce. E come previsto il peso di reggere la sconfitta è rimasto nelle mani del povero Crimi colpevole soltanto di essere il membro più anziano.

E Matteo Salvini che ha perso?

Vero? Falso?

Di un uomo che, contro tutti  regge una campagna di fuoco, riesce comunque ad aumentare i consiglieri in una Regione come l’Emilia Romagna e vince in Calabria non si può’ certo dire che sia un perdente o sia in calo come qualcuno nei piani alti vorrebbe far passare nel messaggio. Dei due suoi alleati uno ha giocato a favore, l’altro, nelle poche uscite, ha quasi fatto danni. ‘Il non me l’ha data in 20 anni’ è suonato proprio stonato.

A un politico così si possono suggerire due o tre cose : la prima è evitare di stuzzicare il can che dorme. Lanciare a voce troppo alta il guanto di sfida, può’ risvegliare anche molti animi dormienti che, ‘obtorto collo’ entrano nella lotta al grido ’non passi lo straniero’ o ‘mamma li turchi’. Certe dichiarazioni di ‘conquista’ servono soltanto a far ‘incazzare’ quelli che, magari indecisi, si sentono punti sul vivo e si schierano immediatamente contro. E fanno arrabbiare pure quelli che, pur essendo di sinistra, mai si sarebbero alzati per votare.

La seconda è ricordarsi di fare amicizia con il signor spread e con tutto quello che gli gira attorno.

Parrebbe questo un argomento troppo nazionale e ininfluente a livello regionale ma abbastanza chiaramente gli italiani hanno visto il signor spread scendere quasi dell’8% solo perché non sono arrivati i barbari. E spread significa soldi in meno da pagare in interessi.

Fino a quando qualcuno della Lega non smetterà di giocare con il fuoco del ‘fuori dall’Europa’ il buon Matteo dovrà lavorare il doppio per riuscire a rendersi affidabile sui mercati e sulle giuste paure della gente di diventare più povera. Una decisa tirata d’orecchi ai suoi quando solo soffiano sul fuoco dell’antieuropeismo potrebbe togliere altre frecce all’arco degli avversari. Un altro punto su cui riflettere per le prossime campagne.

La terza è che non è necessario andare contro il muro a testa bassa con trovate arroganti, inutili nella sostanza e nella forma. Quella del citofono oltre che essere inutile, è stata sbagliata è pure sciocca. Sicuramente non a livello di un politico che, comunque la si pensi, ha saputo far miracoli facendo crescere la Lega in maniera esponenziale.

Poche semplici riflessioni per  aiutare a fare chiarezza in un calderone di chiacchiere che più volte sono da stadio e molto meno riflettono un ragionamento razionale.

Vale la pena non dimenticare che è sbagliato far passare il messaggio che le Regioni siano terre da conquistare o liberare. Meglio sarebbe raccontarle come parti integrate in un unico Paese che, in questa epoca storica, fa scappare i propri figli e non dà lavoro a quelli che rimangono.

Un Paese bloccato da un debito così grande che si fa fatica pure a scriverlo.

E da ultimo, un Paese che purtroppo non riesce proprio più a crescere.

 

 

 

 

 

  

   

 

 

 

 

 

Commenti
    Tags:
    salvinielezioniemilia romagnasardine


    in evidenza
    Affari in rete

    Guarda la gallery

    Affari in rete

    
    in vetrina
    Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso

    Belen paparazzata col nuovo fidanzato. Ecco chi è l'amore misterioso


    motori
    Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

    Nuova Porsche Cayenne GTS 2024: una sportiva per tutti giorni

    Coffee Break

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.