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La turbocrescita della Lega, dieci volte più grande in 5 anni

Daniele Rosa

Leadership, riposizionamento e comunicazione i tre segreti

Nel 2013 la Lega Nord rischiava di scomparire con il suo scarno 3 per cento. Era un partito nato nel territorio della Lombardia e, se fosse stato nelle mani del suo padre fondatore Umberto Bossi, probabilmente sarebbe scomparso.

 

E invece, per un fortunato incrocio del destino, si è trovato ad essere guidato da un giovane politico di razza, Matteo Salvini.

La crescita della Lega. un riposizionamento a 360 gradi.

Sotto la sua leadership la Lega Nord ha fatto un riposizionamento a 360 gradi e da partito del territorio è diventata partito dei territori.

E nel corso degli anni il partito è cresciuto, sia nei sondaggi che nelle elezioni effettive, ogni volta del sei per cento, fino a raggiungere quel 30 per cento.

Certo un dato stigmatizzato per ora solo dai sondaggi ma largamente percepito e confermato dal gradimento in continua crescita del suo leader.

 

Tra i politici, negli ultimissimi sondaggi, Matteo Salvini ottiene il maggior gradimento, superato soltanto da un non politico, quel Mario Draghi che tanto ha fatto per sostenere l’Europa in un decennio difficile.

 

Sicurezza e banche sono stati i due pilastri che hanno fatto crescere il successo di Salvini, un successo che lo sta facendo percepire come il vero Capo del Governo.

E poi non bisogna dimenticare un sentimento di riconosciuta competenza che invece non si percepisce tra i grillini, ad esempio per Toninelli o la Raggi ,quali testimonial in negativo.    

La crescita della Lega. Il nuovo 'forzaleghismo'

Ma a chi ha strappato il voto la Lega?

 

Un fiume di voti sicuramente a Forza Italia e a qualche, pochi per la verità, piddino in crisi di nervi.

Un qualcosa che potrebbe essere definito come forzaleghismo.

 

La Lega ha preso i voti e viene sostenuta, a livello trasversale, dal segmento più attivo del paese quello dei 35/55 anni lavoratori e liberi professionisti . Un segmento per intenderci che sta sostenendo l’Italia.

 

E poi è corretto dire che continua a crescere anche per la totale assenza dell’opposizione e soprattutto per qualcosa che né Forza Italia né tantomeno il PD sono riusciti a fare e cioè una comunicazione al passo con i tempi. Una comunicazione fresca, immediata, una comunicazione adatta ai social e ai molti giovani navigatori della rete.

 

Insomma leadership, riposizionamento e comunicazione sono stati i tre capisaldi della crescita  esponenziale della Lega.

 

Il suo progetto eurosovranista di proteggere gli italiani a casa loro, di dare voce all’Italia in Europa ha trovato e dovrebbe trovare grandi sostegni anche per le prossime europee.

La crescita della Lega. Ha ridato dignità al Paese in Europa

La gente non si può’ dimenticare come , finalmente, l’Italia, da paese ‘Cenerentola’ inchinato a Francia e Germania, sia diventato un Paese che sta cominciando a riprendersi il ruolo che gli compete.

 

Salvini ha avuto il pregio, fra l’altro, di ricordare agli italiani, ma soprattutto agli europei che l’Italia , nonostante tutto, è ancora il secondo paese manifatturiero dell’area europea e la settima potenza industriale al mondo.

 

Così è, se vi pare, cari monsieur Juncker e Presidente Macron.