Bonus bebè: possibilità di riesame della domanda respinta
Nel caso di reiezione della domanda di assegno di natalità, il c.d. Bonus Bebè, è prevista la possibilità di riesame della domanda respinta presso la sede INPS competente che avrà cura di effettuare tutte le verifiche necessarie alla definizione della domanda stessa e, nel caso in cui la riposta definitiva diventi positiva verserà le mensilità arretrate. Lo comunica l’Istituto di previdenza che spiega anche la nuova procedura telematica per comunicare eventuali variazioni nelle domande già presentate.
Il Bonus Bebè, come noto, è l’assegno di natalità previsto dalla Legge di, che spetta per ogni figlio nato fra il 2015 e il 2017 e va da 80 a 160 euro al mese a seconda dell’ISEE familiare (per ulteriori chiarimenti sui requisiti di accesso al Bonus ci si può rivolgere ai consulenti del lavoro).
La possibilità di riesaminare le domande respinte, con pagamento degli arretrati, avviene nel caso di prima risposta negativa con una delle seguenti motivazioni:
- non è stato reperito un ISEE valido;
- dalla dichiarazione ISEE non risulta convivente con il figlio per il quale è richiesto l’assegno.
Nello specifico, nel caso in cui la motivazione del rigetto della domanda fosse “dalla dichiarazione ISEE non risulta convivente con il figlio”, la causa potrebbe essere il mancato inserimento del minore nel nucleo familiare indicato nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) oppure dipendere da un’errata digitazione del codice fiscale del minore nella domanda di assegno.
Il contribuente che si trova in una dei casi sopra specificati deve presentare apposita domanda di riesame, e la sede INPS competente avvierà una nuova istruttoria facendo le verifiche necessarie. Questo è in realtà possibile anche se la prima domanda è stata respinta con altre motivazioni, ma la novità è che l’INPS sottolinea che, nei caso sopra indicati, al termine della nuova istruttoria pagherà un assegno comprensivo anche delle mensilità arretrate spettanti.
Nello stesso messaggio, l’INPS comunica altresì, che accedendo con il PIN dispositivo sul sito web istituzionale alla stessa procedura di invio delle domande, è a disposizione degli utenti la funzione di comunicazione delle variazioni delle domande già inviate. In particolare, tale funzione è accessibile seguendo il seguente percorso: -> Servizi per il cittadino -> Autenticazione con PIN -> Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito ->Assegno di natalità – Bonus bebè ->invio comunicazioni.