Cassazione: motivare i licenziamenti dovuti all'anzianità
E' obbligatorio motivare i licenziamenti dei dipendenti pubblici che hanno raggiunto i limiti di anzianità. A specificarlo è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 11595/2016 depositata il 6 giugno 2016 ed anticipata sul Sole24Ore del 07/06/2016. Il recesso, secondo i giudici della Suprema Corte, deve essere sempre accompagnato da una motivazione esplicita, anche quando ricorre in un periodo in cui le norme non lo prevedono espressamente, perché solo esplicitando la giustificazione si può ritenere legittima la scelta.
A chiedere la motivazione esplicita sono le regole europee, che nella gestione dei rapporti di lavoro vietano le discriminazioni dettate dalla religione, da convinzioni personali, da handicap e da tendenze sessuali, ma anche quelle discriminazioni legate all’età del dipendente(direttiva 2000/78/Ce). Con questa sentenza la Cassazione ha così dato ragione a due lavoratori di un Comune lombardo, che nel 2008 erano stati licenziati poiché avevano raggiunto i 40 anni di anzianità contributiva.