Più posti di lavoro per il 32% delle aziende Italiane nell'ultimo biennio
Sono 255mila i nuovi posti di lavoro realizzati dalle aziende negli ultimi due anni. Ma se il 32% delle imprese ha registrato un aumento dell'occupazione dal 2014 ad oggi, il 29,2% ha invece mostrato una riduzione ed il restante 38,8% non ha modificato i proprio livelli occupazionali. A rivelarlo è il rapporto Istat sulla competitività dei settori produttivi, che propone una lettura congiunta dei dati sulla domanda di lavoro, allo scopo di valutare adeguatamente le caratteristiche della ripresa occupazionale vista dal lato delle imprese.
L'Italia, insieme alla Spagna, si contraddistingue per una flessione più lunga e intensa dell’occupazione manifatturiera. In questo comparto, infatti, 9 settori su 23 che hanno fatto registrare un incremento di posti di lavoro nel 2014 e nel 2015. Nel primo trimestre del 2015, poi, l'aumento più consistente di posizioni lavorative è stato registrato nel settore delle riparazioni, manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature (+2,2%) e nel settore farmaceutico (+1,3%).
Ma l'andamento occupazione più vivace ed esteso si è registrato nel settore dei servizi: +3% per quelli di mercato e +6,2% per i servizi alla persona. Nel rapporto si evidenzia come una forte leva all'occupazione sia rappresentata dagli sgravi contributivi per le nuove assunzioni, così come dalla giovane età delle imprese.