Riforma Irap: risparmio di 3,5 mld per imprese nel 2016
Per il 2016 si stima che la riforma dell'Irap comporterà una riduzione delle imposte per circa il 40% delle imprese, mentre l'agevolazione sui nuovi investimenti interesserà circa il 25% dei contribuenti Ires. Per entrambe le misure, la percentuale dei beneficiari cresce con la dimensione dell'impresa ed è più elevata nell’industria, in particolare nei settori a maggiore intensità tecnologica. È quanto emerge dallo studio Istat “Gli effetti dei provvedimenti fiscali sulle imprese” che ha analizzato i principali provvedimenti relativi alla tassazione dei redditi delle società di capitali in vigore nel biennio 2015-2016.
La simulazione stima una riduzione complessiva per il 2016 dell' 11% delle imposte societarie, Ires e Irap, per un importo pari a 3,5 miliardi di euro. Dall'eliminazione della componente lavoro dall' Irap si avvantaggerà circa il 40% delle società di capitali, ossia quasi 324mila nel 2015 e oltre 319mila nel 2016. In termini distributivi - spiega l'Istituto nazionale di statistica - il taglio del costo del lavoro dell'Irap "avvantaggia le imprese al crescere del numero degli occupati" e della percentuale di dipendenti a tempo indeterminato.
L' impatto più significativo degli sconti interesserà le imprese tra 20 e 500 dipendenti, quelle del Nord e le multinazionali. L'alleggerimento sull' imposta regionale, però, comporterà una minore deduzione dell' Irap sul costo del lavoro dall'Ires, con l' effetto che il prelievo derivante dall'imposta sui redditi societari dovrebbe salire del 3,9% nel 2016. Aumento - spiega l'Istat - che sarà solo parzialmente compensato dalle altre agevolazioni e dai risparmi d'imposta derivanti dai maxi-ammortamenti e dal potenziamento dell' Ace. Nel 2016, l'effetto attribuibile alla misura dell'ACE si traduce per le imprese beneficiarie in una riduzione dell'aliquota effettiva di oltre tre punti percentuali, raggiungendo il 26%, valore inferiore a quello stimato per i non beneficiari (27,4%).