Stop per il 2016 alla tassa sui licenziamenti
Prorogata per tutto il 2016 l’esenzione dal pagamento del contributo addizionale sui licenziamenti a carico delle aziende che interrompono rapporti di lavoro a tempo indeterminato in conseguenza di cambio appalto, allorché i licenziamenti siano seguiti da assunzioni presso altri datori di lavoro, in attuazione di clausole sociali. L'esenzione, che in origine era prevista per il periodo 2013-2015, è stata estesa anche per quest’anno grazie al decreto "Milleproroghe".
L'articolo 2 della legge 28 giugno 2012 n. 92, oltre ad aver previsto l'istituzione dell'Aspi (ora sostituita dalla Naspi), ha anche introdotto un contributo aggiuntivo sui licenziamenti a carico dei datori di lavoro. Il pagamento del contributo opera, tuttavia, solo a condizione che si ricada in un'ipotesi di licenziamento la cui causa dia diritto all'Aspi (ora Naspi). Il contributo si calcola applicando una percentuale fissa del 41% al massimale mensile Naspi e poi moltiplicando tale importo per ogni periodo di 12 mesi di anzianità aziendale del lavoratore (fino a un massimo di 36 mesi).