Ascolti tv, Lucio Presta è "nato con la camicia": storia del manager più forte del jet-set - Affaritaliani.it

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Ascolti tv, Lucio Presta è "nato con la camicia": storia del manager più forte del jet-set

Francesco Fredella

Nato con la camicia, il libro di Lucio Presta va a ruba

Una vita in salita. Quella stessa vita gli ha restituito tutto quello che aveva perso appena è venuto al mondo. Lucio Presta, il più importante manager delle star, resta orfano di sua madre che muore di parto. “Pensate che cosa significa per un bambino appena nato togliergli il calore della pelle di sua madre”, dice parlando del suo libro (intitolato Nato con la camicia) insieme ad Eleonora Daniele e Rita dalla Chiesa. “Ma ho vinto lo stesso”, tuona Presta che per tutta la sua vita rincorre suo padre. “Quella note del 14 febbraio i tv c’era la finale di Sanremo. Vinse Romantica di Tony Dallara. Era, forse, la canzone preferita da mia madre. Quando la ascolto penso a lei”, racconta commosso Presta. 

Da ballerino (con Haether Parisi in Rai) a manager. Fumantino, determinato, bravissimo e imbattibile nelle trattative: Lucio, perché così lo chiamano tutti, è un uomo a primo acchito burbero. Ma chi lo conosce bene sa che non è affatto vero. Ha tempra, carattere, voglia di vincere. Grinta da vendere. “Ho fatto tanti mestieri per mantenermi. Anche il ballerino nei locali più lussuosi dove prendevo mance altissime. Non avevo una lira quando ho chiesto alla mia amata Emanuela (la sua seconda moglie) di sposarla. Ero arrivato sotto casa sua con una Citroen Pallas: non era mia. Non avevo una lira, era della Parisi”, racconta riavvolgendo il nastro dei ricordi davanti ad una sala piena di gente. 

L’uomo dei record, perché da sempre le star più famose della tv si affidano alla sua Arconbaleno Tre (l’agenzia che ha fondato da molti anni), ha iniziato casualmente a fare questo mestiere. Dalla danza allo spettacolo il passo è breve. Ma lui, che era uno di quei ragazzi rivoluzionari amanti delle battaglie sindacali per l’aumento della diaria ai ballerini, iniziò a fare da manager alla grande Haether. Tutto per caso. Non aveva un ufficio, era giovanissimo. Ha voluto rischiare puntando sempre sulla propria determinazione. Ha sicuramente vinto. “Faccio un mestiere bellissimo. Pagherei per farlo. E’ come se avessi giocato in serie A senza passare per la Primavera. Son fortunato perché è bellissimo sentire il cuore battere quando si fa una cosa che si ama”. 

Il suo libro s’intitola “Nato con la camicia” e questa scelta non è affatto casuale. Sta andando letteralmente ruba: ad ogni presentazione in giro per l’Italia è un vero solo out. Anche perché Presta, da sempre attento alle nuove generazioni, strizza sempre l’occhio ai giovani. Anche ieri ha mandato un messaggio chiaro: “Studiate, applicatevi, sognare. Dovete raggiungere i vostri obiettivi anche disobbedendo. A volte serve”. Un monito lanciato da un uomo che di strada, dalla sua amata Cosenza, ne ha fatta tanta.  Macinando chilometri e consumando la suola delle scarpe. 

Tra le sue prime assistite, nella lunga lista, c’è Rita Dalla Chiesa: una donna straordinaria che è amata trasversalmente dal pubblico di ogni età. “Conosco bene Lucio. E in questo libro emerge il vero Lucio che conosco da sempre. Sul mio comodino c’è un post it con il suo numero: a qualunque ora del giorno che posso chiamarlo. Lui risponde”, racconta Rita.