di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton
Saltata la presentazione del libro/ Bisignani: "Il Salone mi ha censurato" - LE INTERVISTE
Chiarelettere-Salone, la polemica continua. E aiuta le vendite di Bisignani... I dettagli
|
Nei giorni scorsi ha fatto molto discutere la mancata presenza di Luigi Bisignani - in libreria con la sua nuova spy story, "Il direttore" (Chiarelettere) - al Salone di Torino (nel box i dettagli, i retroscena e le interviste di Affaritaliani.it ai protagonisti, ndr). Ma se è saltata la presentazione del romanzo, inizialmente prevista per l'8 maggio (con tanto di duro botta e risposta a distanza tra l'editore Lorenzo Fazio e i vertici del Salone), l'uomo coinvolto in alcune tra le più clamorose inchieste giudiziarie degli ultimi anni sarà comunque protagonista al Lingotto, domenica.
Ad annunciarlo è lo stesso Bisignani, in un'intervista ad Affaritaliani.it. Ovviamente non presenterà "Il direttore", ma il saggio di Alessandro Iovino “Andreotti e il potere. Il Divo Giulio visto da vicino" (pubblicato da Bonfirraro). L'appuntamento è alle ore 19 presso lo stand S13 della casa editrice siciliana, nel Padiglione 3.
Bisignani, il Salone è informato della sua presenza? Sul sito ufficiale della manifestazione la presentazione non è segnalata...
"Non ne ho idea. So però che devo ringraziare i vertici del Salone perché questa polemica sta aiutando le vendite del mio libro".
Si è parlato di presunte pressioni da parte del gruppo Rcs, o addirittura del Vaticano...
"Ma quali pressioni! Più semplicemente credo che i responsabili del Salone siano stati troppo zelanti, e che abbiano cancellato la presentazione per evitare possibili problemi e non perché qualcuno glielo abbia chiesto. E mi stupisce in particolare l'atteggiamento di Rolando Picchioni, che è stato deputato nella Democrazia Cristiana".
Ma quando le hanno chiesto di presentare questo saggio su Andreotti? Dopo le polemiche?
"Sì, nei giorni scorsi. E ho subito accettato. Per me è un piacere ricordare Andreotti".
Si tratta di una figura tra le più discusse della politica italiana...
"Eravamo molto legati. Mi spiace molto per come è stato trattato, anche dopo la sua morte".
Ma oggi nella politica italiana c'è un "erede" di Andreotti?
"Purtroppo no".

Purtroppo, dice?
"Certo. Nessun politico studia più. Non c'è più metodo. L'unico obiettivo di chi ci governa è andare in tv".
Torniamo alla sua ultima spy story. Si è detto molto sulla trama de "Il direttore", in cui gran parte dei protagonisti ricordano personaggi reali del mondo del giornalismo, della politica, dell'economia e della Chiesa...
"Nonostante il boicottaggio di molti giornali, il libro sta piacendo e il passaparola cresce. Tanti banchieri, giornalisti e lettori comuni si sono complimentati".
Ha avuto apprezzamenti per il libro anche dalle parti di Rcs?
"Certo. Ma non è il caso di fare nomi".
Sta già pensando al prossimo libro?
"In effetti sì... ma devo ancora parlarne con il mio editore. Il titolo c'è l'ho già: 'Il presidente'...".
Sarà ancora una spy story?
"Sì. Probabilmente - come 'Il direttore' - comincerà con un omicidio".
E dove sarà ambientato il romanzo?
"In un palazzo del Potere".
Quindi racconterà gli intrighi della politica italiana?
"Di sicuro sarà ambientato in questi ultimi anni".
Ma chi è "Il presidente"?
"Anche questa volta i personaggi non avranno nomi reali...".
