Ragione e follia, un racconto in controtendenza sulla guerra in Ucraina
Edito da Golem Edizioni, il libro racconta uno scostamento dalle tesi del pensiero unico dominante, ma ciò non va letto come scelta di campo politica...
Ragione e follia, il nuovo libro di Mario Grasso
Il giornalista investigativo Vanni Lopez, con l’aiuto del Vaticano, riesce a trovare il modo di giungere a Mosca, nonostante il blocco dello spazio aereo deciso dalle autorità russe all’inizio dell’Operazione militare speciale in Ucraina. Grazie alla rete di relazioni del filologo Vadim Popov, colto dissidente già collaboratore di Putin, ha una serie di incontri che gli consentono di capire che la formula mediatica dell’aggredito e dell’aggressore, adottata dall’Occidente, impedisce di comprendere gli esatti termini della questione.
Muovendo da una neutralità tra i contendenti, Vanni “rilegge” le motivazioni, gli obiettivi e le conseguenze della guerra in corso, giungendo a conclusioni che, pur scostandosi dalle tesi del pensiero unico dominante, non lo allontanano dall’etica professionale. Un mondo profondamente cambiato e la necessità di decostruire gli stereotipi sono le prime certezze che matura col suo lavoro. Dopo colpi di scena e disavventure che avrebbero potuto avere serie conseguenze, rientra in Italia con un dubbio che non aveva mai avuto: Chissà se queste cose me le faranno scrivere.
Questo romanzo è stato costruito a partire dall’inizio del conflitto russo-ucraino per dare alla narrazione la stessa successione temporale degli eventi. Essa copre il periodo compreso tra il 24 febbraio 2022 e il 24 agosto 2023. In diversi passaggi è possibile intravedere uno scostamento dalle tesi del pensiero unico dominante, ma ciò non va letto come scelta di campo politica, bensì come tentativo di comprendere gli esatti termini della questione, muovendo da una neutralità tra i contendenti.
La narrazione, è bene ricordarlo, rimane pur sempre un romanzo e non un saggio, e riguarda una fase della guerra nella quale molto è avvenuto, ma non tutto. I riferimenti storici e i luoghi descritti sono in buona parte reali: la scelta è stata determinata dalla volontà di dare concretezza alle vicende raccontate. Personaggi e situazioni sono in parte veri e in parte frutto della fantasia dell’autore. La traslitterazione di parole e nomi russi è una libera scelta dell’autore.
Iscriviti alla newsletter