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"Tre sorelle, tre regine": Philippa Gregory racconta le donne Tudor

Caterina d’Aragona, Margherita e Maria Tudor sono le “Tre sorelle, tre regine” raccontate da Philippa Gregory nel suo nuovo romanzo edito da Sperling & Kupfer. Si tratta dell’ultimo capitolo di una saga, quella appunto dedicata ai Tudor, che ha riscosso un successo internazionale, ispirando film e serie televisive. Dopo averci appassionato con le vicende di Anna Bolena, Enrico VIII e le sue sei mogli, la più famosa scrittrice contemporanea di romanzi storici si concentra stavolta sulla figura di Margherita Tudor, sorella maggiore del sovrano inglese e regina di Scozia. Parallelamente alla sua, scorrono le vite di Caterina d’Aragona, prima moglie di Enrico VIII, e Maria Tudor, sorella minore amata da tutti per la bellezza e lo spirito leggiadro: la prima diventa, dopo lunghe peripezie, regina d’Inghilterra; la seconda regina di Francia. 

Come sempre, la storia narrata dalla Gregory si sviluppa in prima persona per dare spazio e risalto ai sentimenti di una donna altrimenti caduta nell’oblio; tratto caratterizzante dell’autrice è infatti proprio la volontà di far parlare le figure femminili, spesso rimaste all’ombra dei mariti, se non addirittura vittime di maldicenze e terribili leggende, che nei secoli le hanno ingiustamente trasformate in streghe o meretrici. Margherita Tudor è stata pressoché dimenticata da tutti, eppure la sua vita è ricca di scelte coraggiose, colpi di scena, avventure, fughe rocambolesche, ma soprattutto di amore. 

Data in sposa dal padre Enrico VII Tudor al re di Scozia Giacomo IV, rimase ben presto vedova a causa di una guerra contro l’Inghilterra voluta dal suo stesso fratello. Dopo un periodo di lutto e di incertezza, si innamorò del suo tagliacarne Archibald, esponente del potente clan dei Douglas, e a lui consegnò non soltanto il suo cuore, ma anche il regno. Solo dopo ripetuti tradimenti, angherie, scorrettezze e abusi di potere, Margherita divenne consapevole della vera natura del bel giovane, che di fatto la usò per raggiungere i propri scopi. Fu così che scoppiarono all’interno della Scozia guerre tra clan e famiglie, coinvolgendo spesso le vicine Inghilterra e Francia. Il malcontento nel regno non si fermò neppure quando finalmente Margherita riuscì a ottenere il divorzio da Archibald e sposò un altro uomo di cui si era infatuata, bandito e arrestato dalla sua stessa famiglia, contraria al matrimonio. 

La sua fu un’esistenza fatta di ricchezza, potere, momenti esaltanti, figli e incoronazioni, tuttavia fu anche segnata dalla povertà, dalla prigionia, dalla delusione, dalla solitudine e dall’incapacità di mantenere la pace che il padre aveva sognato per entrambi i Paesi. Per tutti questi motivi, Margherita non è una figura generalmente apprezzata dagli storici; al contrario, fioccarono le critiche contro di lei e le accuse di essere stata una sgualdrina, una cattiva madre, oltre che una pessima regina. In questo romanzo la Gregory cerca di restituirci un ritratto più umano e probabilmente vero, reinterpretando i fatti dal punto di vista della protagonista che li visse in prima persona. 

“Tre sorelle, tre regine” è un libro coinvolgente e accuratamente documentato, come lo sono tutti i lavori di Philippa Gregory. Nello specifico, qui l’autrice ha voluto focalizzarsi sul legame indissolubile tra tre donne che furono amiche e nemiche, talvolta alleate altre volte in guerra, ma sempre unite dalla volontà di difendere se stesse in un mondo pensato per il dominio degli uomini. Caso quasi unico nella storia inglese, tutte e tre si sposarono per amore: Caterina d’Aragona, dopo la morte di Arturo Tudor, con Enrico VIII, che aveva atteso per anni nonostante le difficoltà e le ristrettezze economiche; Margherita ben due volte, senza badare al titolo o alle terre; Maria si innamorò perdutamente di Charles Brandon, caro amico del re, a cui si legò in seconde nozze dopo la dipartita del vecchio re di Francia. Tre storie a lieto fine, si potrebbe pensare, invece non fu così. L’ascesa di Anna Bolena in Inghilterra e la ribellione dei clan in Scozia portarono le tre sorelle regine a patire stenti, umiliazioni, grandi sofferenze, private con la forza dei loro beni, dei figli e dei titoli. Eppure, fino alla morte rimasero fedeli a sé stesse e al proprio destino.

È, questo, un romanzo perfetto per immergersi nell’epoca dei Tudor, tra balli, masque e battute di caccia, intrighi di corte e combattimenti. Inoltre, l’ambientazione tra castelli e verdi terre scozzesi fa inevitabilmente venire voglia di partire per un viaggio alla scoperta della Scozia. Grazie alla narrativa fluida e intimista di Philippa Gregory, ancora una volta abbiamo la possibilità di avvicinarci a un personaggio femminile riscoprendolo e ammirandone non soltanto il coraggio, ma anche la sconcertante attualità. 

Per maggiori informazioni: www.sperling.it.  

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