Un tempo per guarire, recensione sul libro di Fassati
E’ veramente un piacere leggere Un tempo per guarire, l’ultimo libro di Luigi Rainero Fassati, ( edizione Salani ) medico chirurgo, protagonista di spicco nella storia del Policlinico di Milano dal 1961 al 2006. Un piacere perché l’autore riesce a unire una narrazione spedita, coinvolgente e accattivante a un contenuto rigoroso e preciso sui progressi che la medicina e la chirurgia hanno compiuto negli a ultimi 50 anni.
Fassati si racconta, e racconta in duecento pagine episodi e incontri, evidenziando l’importanza della relazione tra medico e paziente, tra l’ammalato e lo specialista, e ci conduce per mano in un viaggio attraverso cinquant’anni di scienza. Riesce nel compito non facile di comunicare al lettore la rivoluzione subita dalla medicina raccontando come allo stetoscopio e al bisturi si siano sostituiti strumenti via, via sempre più moderni e sofisticati che permettono oggi di intervenire su patologie complesse con precisione ed esiti impensabili fino a pochi anni fa.
Traspare nella lettura anche il carattere appassionato, generoso e ottimista di un testimone del nostro tempo che ha saputo coniugare nella sua lunga carriera grande professionalità con un’umanità non facilmente riscontrabile in altri personaggi e colleghi.
La presenza nel testo del discorso diretto, della trascrizione delle conversazioni tra il medico e il paziente con spunti anche divertenti e intimi, consente al lettore di arrivare alla fine del libro con leggerezza e curiosità, accorgendosi solo alla fine, quasi inconsapevolmente, di avere letto un romanzo scientifico di grande spessore.
Ludovica Carlesi Manusardi
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