Pubblicità social, la grande illusione. "Adv inutile su Facebook e Twitter"
"Gli investimenti pubblicitari su Facebook e Twitter sono uno spreco di denaro". E' il giudizio netto degli analisti di Forrester, convinti che le aziende hanno puntato troppo su social che in relatà hanno prodotto ritorni minimi (se non per se stessi).
Il malinteso di base sta nel fatto che le aziende hanno puntato sui big social nell'illusione di creare un dialogo in grado di fidelizzare gli utenti. Il presupposto è giusto: non si può fare a meno di un rapporto bidirezionale con i consumatori. Le scelte che ne sono derivate sono però errate, perché le visualizzazioni non sono tutto. I messaggi di Facebook e Twitter raggiungono in media il 2% dei fan/follower e le interazioni si fermano allo 0,1%.
Tradotto: le tasche di Mark Zuckerberg si sono gonfiate. Ma i risultati sperati dai brandi sono un'illusione. L'ha capito anche il gran capo di Facebook, che sta spingendo i suoi algoritmi nella direzione di una pubblicità sempre più mirata. Ma, secondo la ricerca di Forrester, lo stanno capendo anche i marchi, che potrebbero presto avviare una migrazione massiccia nei prossimi 18 mesi verso altri investimenti. Sui contenuti prodotti dall'azienda, verso il native advertising. E verso altri social, come Instagram, Pinterest e Tumblr.
Il social fotografico sembra avere una marcia in più. Il tasso di engagement per follower è 58 volte superiore a Facebook e 120 volte superiore rispetto a Twitter.