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Andrea Purgatori e il voltastomaco per l'applicazione della legge

Su FB chi dissente si becca subito del "fascista".
Andrea Purgatori, giornalista, colpisce ancora e su Facebook posta:
“Ci sono vergogne insopportabili. Questa delle manette ai migranti è da voltastomaco.”
A parte i commenti dei seguaci adoranti c’è qualcuno (G.F.) che si permette di contestarlo con un:
“Lei era presente o si beve ogni minchiata che le propinano?”
Al che lesto il Purgatori svicola su altro:
“Si, anche con quelli che si sono messi in tasca i 50 milioni della Lega.”
Ora quale sia il nesso logico tra la domanda e la risposta è evidente a tutti: nessuno.
E subito la fan di supporto (“Nadia”) posta:
“Dal profilo è dichiaratamente fascista” .
Dunque la fan ha rapidamente raggiunto il profilo del contestatore e dopo breve disamina ha emesso il verdetto: “fascista!”.
E poi il finale di Purgatori:
“Non c’è stata nessuna rivolta né minacce. Prima di parlare, legga le dichiarazioni del portavoce dell’armatore della Vos Thalassa”.
Cioè a dire: “Ho chiesto all’oste e mi ha detto che il suo vino è bono”.
Insomma, una specie di manuale di conversazione della perfetta guardia rossa di Mao, con interventi stucchevoli che ricordano i tristemente famosi “processi del popolo” con l’accusa di “fascismo” solo perché l’interlocutore chiede se si sicuri di come sono andati i fatti e il finalone con la negazione di quella che appare semplice cronaca, e cioè la rivolta di alcuni migranti, rispetto alle opinioni.
Purgatori ha il voltastomaco solo perché si cerca di applicare la legge? Se c’è una insubordinazione su qualsiasi mezzo di trasporto i presunti responsabili, anche italiani, vengono individuati e nel caso denunciati, ma per Purgatori vale la “legge proletaria” e chiunque la pensi al contrario, magari come il ministro dell’Interno Matteo Salvini, è automaticamente “fascista”. Complimenti per il bell’esempio di democrazia.