Ricavi ancora deboli ma rosso dimezzato: Piazza Affari premia Rcs
Se fosse un paziente, le condizioni di Rcs sarebbero critiche ma in via di miglioramento. Il gruppo ha archiviato il 2013 con una perdita netta pari a 218,5 milioni di euro, dato dimezzato rispetto al rosso da 507 milioni di euro dell'esercizio 2012, ma al di sotto delle aspettative degli analisti, che si erano spinti a ipotizzare un rosso di 150 milioni.
Un passivo più leggero ma pur sempre molto pesante, anche perché, se i costi sono stati contenuti, i ricavi continuano a calare: nel 2013 sono scesi 1,3 miliardi di euro, dagli 1,5 miliardi dell'anno precedente. Ma il mercato, incoraggiato anche dall'aspettativa di ricavi e mercato pubblicitario in ripresa, premiano il gruppo guidato da Pietro Scott Jovane con una impennata del titolo (+5,29%, a 1,632 euro).
Restano in contrazione i ricavi pubblicitari (-18,8%) e quelli diffusionali (-11%) e si contrae da 50,9 a 27,6 milioni l'Ebitda. I segnali positivi vanno cercati altrove: Quotidiani Spagna e l’Area Libri sono i soli settori che evidenziano un andamento positivo, in controtendenza rispetto alle restanti aree. A eccezione del digitale: il gruppo ha investito circa 20 milioni per lo sviluppo dell’offerta editoriale. I ricavi del settore sono cresciuti del 3%, e valgono 147 milioni, pari all’11% dei ricavi complessivi di Rcs.
E allora, più che i dati 2013, a convincere Piazza Affari è più che altro le prospettive per il 2014. Sarà un anno ancora in rosso, ma "in miglioramento rispetto a quanto registrato nell’esercizio" appena chiuso. Con tanto di inversione di tendenza per l'Ebitda, che dovrebbe tornare a crescere. "L’accelerazione del piano di efficienze consentirà di raggiungere il target triennale di taglio di costi previsto nel Piano per lo Sviluppo 2013-2015 con un anno di anticipo".
Al termine del cda, la notizia è anche un'altra. In vista dell'assemblea dell'8 maggio, non ci sono state dimissioni tra i membri del Consiglio.