Alberto Matano qualche mese fa nel suo programma su RaiUno, La Vita in Diretta, aveva mandato in onda un servizio sulla chirurgia estetica sui minori. Ma il Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione Media e Minori ha ritenuto inadeguati i contenuti del servizio. Un breve lancio, come richiesto dal Comitato, nel Tg1. Poi il silenzio. Misteriosamente. Da quello che si apprende il servizio riguarderebbe Maria Monsè e sua figlia Perla (minorenne), che ha fatto ricorso ad un intervento chirurgico per superare un disagio creato da un difetto estetico.
Il Comitato si è espresso in termini di “inadeguatezza di contenuti che disorientano i soggetti in età evolutiva nell’accettazione del proprio essere, orientando verso una ricerca ossessiva della perfezione fisica e conferma pertanto la violazione del Codice di autoregolamentazione”. Acque agitate a via Teulada? La Vita in Diretta potrebbe turbare i piani alti del quartier generale della tv di Stato dopo la presa di posizione del Comitato.
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