Cartabianca, Del Debbio: “Mi fa schifo il silenzio dell’Europa su Gaza e i bambini mutilati” - Affaritaliani.it

MediaTech

Cartabianca, Del Debbio: “Mi fa schifo il silenzio dell’Europa su Gaza e i bambini mutilati”

Paolo Del Debbio si scaglia contro il governo Netanyahu e l’Europa a È sempre Cartabianca. Le reazioni alle sue parole contro Von der Leyen e l’UE

Durante l’ultima puntata di È sempre Cartabianca su Rete 4, Paolo Del Debbio ha espresso una critica severa verso l’Unione Europea e il governo israeliano guidato da Netanyahu. Intervenendo sul tema della crisi a Gaza, Del Debbio ha sottolineato la sofferenza delle famiglie palestinesi e si è detto profondamente colpito dal silenzio delle istituzioni europee di fronte alle vittime civili, in particolare tra i bambini. Le sue parole hanno alimentato il dibattito sulla risposta politica europea di fronte al conflitto in Medio Oriente.

 

Toni infuocati durante l’ultima puntata di È sempre Cartabianca, il talk show di Rete 4 condotto da Bianca Berlinguer. Paolo Del Debbio, noto giornalista e volto della rete, ha commentato senza mezzi termini la situazione a Gaza, criticando duramente sia il governo Netanyahu sia l’Unione Europea guidata da Ursula von der Leyen.

Del Debbio, ospite in studio, ha sottolineato l’assurdità delle violenze inflitte ai civili nella Striscia, specialmente dopo la recente morte di 20 persone, tra cui 6 bambini, durante un raid israeliano: “Vedere non Israele, ma il governo Netanyahu, che fa robe di questo tipo dopo quello che hanno subito è paradossale”, ha affermato.

Ancora più dura la sua accusa verso l’Europa: “Vedere le scene di bambini mutilati e sentire esperti che dicono che il popolo palestinese è quello con più mutilati al mondo in percentuale alla popolazione. Su questo il silenzio dell’Europa francamente mi fa schifo”.

Le sue parole hanno acceso il dibattito in studio e sui social, raccogliendo sia consensi che critiche e ponendo nuovamente l’accento sul ruolo – o sull’assenza – dell’Unione Europea nella crisi in Medio Oriente.