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Chef Paolo Cappuccio nella bufera: non solo l'annuncio omofobo. Pure i tatuaggi con fascio littorio e svastica- FOTO
"Ho anche amici gay, cercavo solo lavoratori seri", la sua replica ai tanti insulti ricevuti





Chef Cappuccio, spuntano i tatuaggi con svastica e fascio littorio: "Gesto di ribellione", dice lui
Lo chef stellato Paolo Cappuccio è finito nella bufera per il suo annuncio di lavoro omofobo e discriminatorio. Sostanzialmente per il suo locale a Madonna di Campiglio il titolare non gradiva tutta una serie di "categorie" di persone. Questo il suo annuncio: "Evitate di farmi perdere tempo. Sono esclusi comunisti e fancazzisti. Persone con problemi di alcol, droghe e di orientamento sessuale". Naturalmente il suo post non è passato inosservato e sotto sono comparsi migliaia di messaggi di gente sconvolta da quanto letto. Ma scorrendo le foto dei suoi profili social si scopre anche altro, non c'è solo l'annuncio ma i suoi convincimenti sono anche tatuati sul suo corpo, nelle foto che si trovano online si vedono molto bene i tatuaggi con il fascio littorio e con la svastica.
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Ma è lui stesso ad ammetterlo, ospite di Cruciani a La Zanzara su Radio 24 "Ho tatuato - svela Cappuccio a Cruciani - Mussolini e la svastica, per me è un gesto di ribellione. Sotto la divisa non si vede, quando sarà illegale la falce e il martello allora toglierò la svastica. Lavoro - prosegue lo chef - con diverse etnie come musulmani, rumeni e napoletani. Non voglio comunisti e struscia ciabatte (fancazzisti) nella mia brigata e non lo rinnego. I comunisti li riconosco subito dai pantaloni bassi, barba incolta, unghie lunghe e denti gialli". Poi torna su Mussolini: "Ha fatto tante cose buone poi si è alleato con Hitler. I comunisti - spiega - chiedono quante ore si lavora, quelli di destra sono decisi e vanno dritti all’obiettivo. Gli atteggiamenti effeminati in cucina, invece, danno fastidio, nella mia brigata si attua un comportamento consono".