Con la creatività si può trovare lavoro.Parola di IED
Una giornata, il 18 settembre, interamente dedicata a tre parole che oggi è difficile vedere insieme: Giovani. Creativi. Lavorano. È proprio questo, invece, il messaggio che IED con forza comunica ovvero che in Italia, oggi, ci sono ottime opportunità e per questo motivo sempre più creativi decidono di rimanere e dare vita qui al proprio percorso a alla propria affermazione professionale.
Si parte alle 12:00 da Industrie Creative, un talk che ospita alcune aziende che per aspirazione e filosofia sono vicine al mondo dei giovani: Italia Independent avrà la voce di Marco Tolentino (Responsabile Marketing e Comunicazione), RDS parlerà attraverso Simone Cannata, consulente artistico RDS e regista Mediaset, mentre Andrea Pezzi sarà presente in qualità di fondatore di OVO.
Una conversazione a tre voci, moderata da Marco Massarotto (Co-founder e partner di Hagakure) che avrà l’obiettivo di raccontare quali talenti cerchino oggi le diverse realtà aziendali dal punto di vista delle competenze professionali ma anche da quello delle qualità individuali che possono fare di un giovane talentuoso un creativo affermato.
La parola passa poi ai giovani che, da poco usciti dallo IED, hanno già trovato la loro strada professionale come, per esempio, la designer Ilaria Innocenti, fondatrice dello Studio Morin a Milano o Olimpia Zagnoli, le cui illustrazioni occupano di frequente le pagine del New York Times. Paolo Valdem, anche lui ex studente IED in marketing & communication è il fondatore e CEO di Chapeaux, agenzia pubblicitaria e di web communication.
Anche gli studenti che ancora frequentano lo IED avranno però qualcosa da dire sul rapporto con le aziende e sui primi approcci al mondo del lavoro: come Letizia Redaelli, una delle studentesse che ha partecipato al progetto speciale RZero, per il Gruppo Editoriale L’Espresso che ha chiesto di re-interpretare e re-immaginare il quotidiano La Repubblica, nella sua versione cartacea quanto in quella online per renderlo accattivante e di nuovo rilevante per un target più giovane (19-25 anni) che, recentemente, ha iniziato ad allontanarsi dalla carta stampata.